WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Delle Alpi
22/10/1992
h.20.30
TORINO - DINAMO MOSKVA 1-2 (0-1)
Torino
: Marchegiani, Bruno, Sergio (al 73' Silenzi), Fortunato, Annoni, Fusi, Sordo (al 79' Mussi), Casagrande, Aguilera, Scifo, Venturin. A disposizione: Di Fusco, Aloisi, Zago. All.: Mondonico.
Dinamo Moskva: Kleimenov, Timofeev, Skliarov (all'86' Varlamov), Tskhadadze, Tsarev, Kobelev, Smertine, Derkatch, Tetradze, Kassoumov (all'89' Oganessian), Simutenkov. A disposizione: Smetani, Losev, Kekrasov. All.: Gazzaev.
Arbitro: Krug (Germania).
Reti: Kassoumov 44' (D), Aut.Timofeev 55' (T), Simutenkov 67' (D).
Spettatori: 30 mila circa di cui 26.943 paganti per un incasso di 653.102.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 ottobre 1992]
La Dinamo Mosca ha dato una lezione di calcio ad un brutto Torino, irriconoscibile nel primo tempo ma protagonista di una ripresa dignitosa, ricca di orgoglio. La sconfitta per 2-1 è pesantissima per la squadra di Mondonico, che vede largamente compromesse le possibilità di sopravvivenza in Coppa Uefa. Il 5 novembre, nel gelo di Mosca, solo un miracolo potrà ribaltare la situazione. La misteriosa Dinamo si è rivelata uno squadrone, troppo forte per un Torino che già a Bergamo aveva denunciato un'involuzione e che ha alcune pedine fondamentali lontane dalle condizioni di forma ideali, come Sordo, Sergio, Fortunato, Casagrande e Aguilera. Non è bastato uno Scifo in progresso per fare la differenza. Neppure l'inedito confronto con una squadra russa e dal nome prestigioso aveva richiamato al Delle Alpi il pubblico delle grandi occasioni. Mezzo stadio pieno, il resto desolatamente vuoto. Ma i trentamila presenti hanno sostenuto i granata specie nei momenti critici. Tatticamente organizzata su schemi modernissimi ed elastici (corta ma pronta a ripartire con almeno quattro o cinque uomini in contropiede, con un collettivo armonico e buone individualità), la Dinamo ha procurato subito un paio di grossi brividi al portiere granata. Sotto gli occhi di Sacchi, Marchegiani ha sfoderato una gran parata al 3' su botta ravvicinata di Timofeev, ben servito da Kassumov che era sfuggito ad Annoni. E due minuti dopo è stato salvato dalla traversa su un violento sinistro di Timofeev, un terzino d'attacco di valore internazionale, il migliore in campo. C'è voluto un quarto d'ora al Torino per raccapezzarsi ma era ugualmente difficile arrivare al tiro. Ci provava Annoni da fuori area mandando il pallone un metro sopra la traversa. La manovra si inceppava ai limiti dell'area perché i cross di Sergio erano ritardati e Sordo, in serata-no, non assicurava una spinta costante sulla fascia destra, preoccupato com'era di frenare Timofeev. Tsarev e Tchdadze il libero Skljarov svettavano sui palloni alti e chiudevano le triangolazioni basse di Aguilera, Casagrande e Scifo, implacabilmente anticipati. Un calcio scontato, prevedibile. Soprattuto a centrocampo il Torino aveva una marcia in meno e si creava uno scollamento fra i reparti, con il conseguente e pericoloso allungamento della squadra, nervosa, contratta, preoccupata di sbilanciarsi troppo. Soltanto al 41', Scifo trovava un varco per staffilare in porta: Kleimenov deviava in corner. Immediata la replica della Dinamo con una combinazione Tetradze-Simutenkov conclusa fuori bersaglio. E, proprio allo scadere del primo tempo, i russi passavano. Marchegiani respingeva un fendente basso di Derkatch, poi smanacciava su Simutenkov ma nulla poteva sul tocco ravvicinato, a porta libera, di Kassumov. Lo sportivissimo pubblico granata applaudiva i russi, in vantaggio con merito. Nella ripresa il Torino, perso per perso, appariva disinibito e giocava da.. Toro. Venivano fuori i gladiatori come Annoni che si procurava una punizione dalla quale scaturiva il pareggio (55'). Batteva Aguilera, Scifo incornava e Timofeev, con il petto, deviava nella propria porta. Poi l'arbitro annullava un gol di Aguilera (62') per fuori gioco dello stesso uruguayano. E proprio nel momento migliore del Torino, arrivava il ko al 68'. Un cross di Timofeev dalla sinistra spioveva in area e un'incertezza di Sergio metteva Simutenkov in condizioni di sferrare un gran destro, imparabile, sotto la traversa. Inutili gli assalti finali con l'innesto di Silenzi per Sergio e di Mussi per Sordo. Ed ora l'Europa si allontana per il Toro, che si è meritato almeno gli applausi per il generoso secondo tempo che ha disputato.