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Delle Alpi
16/05/1993
h.16.00
TORINO - CAGLIARI 0-5 (0-2)
Torino
: Marchegiani, Cois (al 59' Poggi), Mussi, Venturin, Annoni (all'87' Sottil) Fusi, Sordo, Casagrande, Aguilera, Scifo, Silenzi. A disposizione: Di Fusco, Sergio, Zago. All.: Mondonico.
Cagliari: Ielpo, Bellucci, Festa, Sanna, Firicano, Pusceddu, Cappioli, Herrera (all'82' Villa), Francescoli, Matteoli (all'89' Pancaro), Oliveira. A disposizione: Di Bitonto, Criniti. All.: Mazzone.
Arbitro: Beschin di Legnago.
Reti: Firicano 5', Francescoli 10', 65', Pusceddu 77', Oliveira 90'.
Spettatori: 23.338 di cui 16.798 abbonati e 6.540 paganti per un incasso di 147.679.000 lire.
Note: Ammoniti Annoni, Cappioli e Aguilera.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 maggio 1993]
La gente granata, per mezz'ora, non si é spaventata. Una squadra che segna cinque gol all'Olimpico contro la Roma puó preoccuparsi di due fuochi d'artificio del pur concreto Cagliari, accesi dagli errori di Marchegiani e Scifo, al 5' ed al 10'? Invece ci sarebbe stato molto da temere, giá prima dell'uno-due dei sardi. Erano bastati l'affondo di Cappioli ed il suo tiro violento contro la base del montante (assist dello splendido Francescoli) per metterci i brividi. Si era visto subito che Mondonico non aveva le carte in regola per fronteggiare un avversario dalla difesa foltissima e chiusa, ma prontissimo ad agire di rimessa con giocatori migliori degli avversari granata. E' bastata l'assenza di Fortunato a sottolineare quanto sia corta la coperta granata. Mancato l'uomo d'ordine, i rientri di Casagrande a centrocampo sono stati tanto impegnati quanto leggeri nei contrasti. Solo Mussi cercava di spingere, alternandosi a destra ed a sinistra. Sordo era in giornata grigissima, e Scifo partecipava al canovaccio della manovra con scarsa determinazione. Senza cross dalle fasce, con Aguilera e Silenzi ad attaccare in quattro metri quadrati fra un mucchio di difensori avversari (e la mischia diventava caos con gli inserimenti di Casagrande nella stessa zona di operazioni), il Toro subiva due gol nei primi dieci minuti e si accorgeva che non aveva armi per replicare. E che Ielpo, per quanto impegnato solo nelle uscite, é meglio di Zinetti. Nel contempo Mondonico si accorgeva - dimostrandolo con i cambiamenti nelle consegne che gli mancavano i marcatori per Francescoli ed Oliveira, vista la domenica opaca di Cois. Gli restava Annoni, che peró accusava alla distanza la superioritá tecnica di Francescoli. La chiarissima situazione tattica sfavorevole, aggravata dal sostanzioso vantaggio iniziale che autorizzava il Cagliari a difendersi colpendo di rimessa, diventava tragedia per il Torino quando i tifosi cominciavano a intuire che gli errori erano troppi e cominciavano a fischiare. E Mondonico, giá probabilmente pentito di aver schierato una squadra dalla vocazione (vedi uomini) offensiva e turbato da alcuni svarioni decisivi nonché dalla prestazione opaca di Scifo malgrado la libertá di iniziativa che gli aveva concesso, dopo aver tentato correttivi in difesa se ne é rimasto per lunghi tratti a fare da spettatore in panchina. Comportamento insolito per un uomo cosí sanguigno. Che abbia voluto mettere alla prova la truppa, misurare la capacitá di reazione di alcuni? O proprio non vedeva alternative oltre a quella (provata al 58') dell'inserimento di Poggi, che non poteva far altro che aumentare il caos in area sarda? Nel pomeriggio di crisi di uomini e di gioco granata, al Cagliari non pareva vero di poter dominare il match tatticamente. Anche sul piano atletico, e soprattutto su quello tecnico. Il Toro si é via via sfasciato, come sempre accade quando i giocatori fanno della partita un semplice fatto personale e manca quella regola del mutuo soccorso che é basilare se l'avversario prende il sopravvento. Persino capitan Fusi é stato travolto dagli avvenimenti, sino a dare via libera a Francescoli per la terza rete. Le altre due sono state i prodotti dall'evidente scollamento interno granata. E' maturata cosí una sconfitta clamorosa nel punteggio, esatta nella definizione dei meriti in campo. Confermata l'inesistenza tra i granata di un leader che sappia scuotere i compagni. Se Mondonico fa da spettatore, anche solo a momenti, il gregge si disperde. Quell'andate tutti alla Lazio gridato dalla Maratona ha detto che i tifosi sono capaci di accettare le amarezze, ma non le prese in giro. Novanta minuti con il Cagliari padrone del campo e il Torino perforato regolarmente dal contropiede avversario e capace soltanto di attaccare centralmente contro una difesa piú forte in spazi esigui sono stati uno scandalo. Nel modo e nella misura del risultato.