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Delle Alpi
02/03/1994
h.20.30
TORINO - ARSENAL 0-0
Torino
: Galli, Sottil (al 62' Sinigaglia), Jarni, Cois, Gregucci, Fusi, Mussi, Fortunato, Silenzi (al 67' Carbone), Francescoli, Venturin. A disposizione: Pastine, Sergio, Poggi. All.: Mondonico.
Arsenal: Seaman, Dixon, Winterburn, Davis (all'83' Selley), Bould, Adams, Jensen, Campbell, Smith, Merson, Hillier. A disposizione: Miller, Keown, McGoldrick, Limpar. All.: Graham.
Arbitro: Quiniou (Francia).
Reti: -
Spettatori: 32.480 per 1.092.890.000 lire di incasso.
Note: Nessun giocatore è stato ammonito.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 marzo 1994]
Marco Sinigaglia ha sfiorato il miracolo al 91', mancando di un soffio il matchball, ma l'Arsenal non avrebbe meritato la sconfitta-beffa per come ha saputo imbrigliare il Torino per due terzi di partita, con una costante superiorità a centrocampo. I londinesi non hanno mai affondato i colpi, però si sono imposti sul piano atletico e nel possesso palla. Lo 0-0 è il meno brutto dei risultati non positivi perché all'Highbury, tra due settimane, obbligherà l'Arsenal ad attaccare offrendo quegli spazi che ieri erano off-limits per il contropiede granata. Tuttavia ci vorranno undici leoni per approdare alle semifinali di Coppa delle Coppe. Un Torino tonico, determinato, meno ''legato'' di quello visto ieri sera al Delle Alpi anche se le palle gol più nitide sono capitate nel primo tempo a Jarni, purtroppo sul destro, il suo piede meno buono (8'), a Fortunato, incornata a lato (42') e, in extremis, sulla rovesciata di poco alta di Sinigaglia. Nonostante la prudenza della retroguardia torinista, con Fusi persino in affanno a stroncare le incursioni di Smith e Merson, due le occasioni costruite dagli inglesi: una è capitata ad Adams che non è riuscito a deviare in rete un cross di Davis e l'altra a Dixon il cui fendente basso è stato respinto da Sottil quasi sulla linea. Tutto qui, nonostante una netta prevalenza a centrocampo e nel gioco aereo. Basti pensare che Silenzi non ha quasi mai vinto uno stacco su Davis e Bould, né ha tirato in porta. Il bomber granata ha avuto difficoltà anche nei tackles. Dopo un girone d'andata strepitoso, grazie al quale si è conquistato la maglia della Nazionale, sta accusando un appannamento. E' normale che accada per uno con il suo fisico da peso massimo dopo sei mesi tiratissimi, ma è importante che sappia reagire. Mondonico temeva la forza propulsiva dell'Arsenal sulle corsie laterali. Le ha protette, preferendo Sottil a Sinigaglia, per dare a Mussi la possibilità di spingersi sul fondo per i cross. Mussi non era in gran serata e l'unico servizio a rientrare l'ha effettuato Cois per Fortunato che non l'ha sfruttato a dovere. Gli altri hanno insistito con inutili traversoni preda della difesa biancorossa. E anche i tentativi di scambio tra Silenzi e Francescoli non avevano sbocchi. Solo all'87' l'uruguayano si è presentato in area pericolosamente ma il suo destro è stato intercettato, in spaccata, da Winterburn. Quando Mondonico, dopo aver inserito al 62'Sinigaglia al posto dell'eurodebuttanteSottil (bravissimo in marcatura su Campbell), ha deciso di sostituire, su sua richiesta, l'acciaccato Silenzi con Carbone, la manovra offensiva del Torino ha acquistato vivacità. Carboncino è l'uomo giusto per questo tipo di avversari che adottano la difesa a zona in linea. Le sue finte, la sua imprevedibilità sconcertano gente forte fisicamente ma lenta. E all'Highbury potrebbe essere l'arma decisiva. Ieri era in panchina perché non al massimo della forma dopo l'infortunio subito ad Ancona e i rientri non esaltanti in Coppa Italia e campionato con l'inter. Però ha saputo mettere in crisi due corazzieri centrali, al punto che Graham gli ha piazzato alle costole Hillier. Sotto certi aspetti, il Torino ha già fatto la prova generale in vista del secondo round, anche se la pressione dei ''gunners'' non è mai stata asfissiante nei pressi di Galli. Nel mitico stadio di Highbury il portiere dovrà compiere gli straordinari, come Gregucci e gli altri difensori e il centrocampo che diventerà il trampolino di lancio per le controffensive. Rognoso, ma privo di talenti che fanno la differenza, l'Arsenalpuò essere trafitto in velocità.