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Delle Alpi |
26/02/1995 |
h.15.00 |
TORINO - FOGGIA 2-0 (1-0) Torino: Pastine, Angloma, Lorenzini, Falcone, Pellegrini (al 62' Torrisi), Maltagliati, Rizzitelli, Pessotto, Silenzi, abedì Pelé, Cristallini. A disposizione: Simoni, Bernardini, Osio, Marcao. All.: Sonetti. Foggia: Mancini, Padalino, Bucaro, Nicoli, Di Biagio, Caini, Marazzina (all'81' Amoruso), Bressan, Biagioni, De Vincenzo, Mandelli. A disposizione: Brunner, Di Bari, Bianchini, Sciacca. All: Catuzzi. Arbitro: Tombolini di Ancona. Reti: Rizzitelli 12', Angloma 90'. Spettatori: 18.519 di cui 13.970 abbonati e 4.549 paganti per un incasso di 91.670.000 lire. Note: Ammoniti Di Biagio, Caini, De Vincenzo, Bressan, Lorenzini e Abedì Pelé. Cronaca [Tratto da La Stampa del 27 febbraio 1995] Il Toro rialza la testa e impone al Foggia la dura legge del Delle Alpi. E' la settima vittoria casalinga, firmata da un Rizzitelli e da un Angioma formato derby, con il supporto dell'indomabile Pelé e di una squadra all'altezza delle aspettative dei tifosi. Tre punti meritati anche se, da un gol all'altro, sono trascorsi ben 73' e il Foggia, pur rischiando di subire altre reti su incursioni di Silenzi, Pelé, Rizzitelli e Angioma, ha sfiorato un paio di volte il pareggio con pericolosi tiri di Mandelli. Punti pesanti che consentono ai granata di scavalcare l'Inter di una lunghezza e di agganciare, a quota 29, il Bari, una delle rivelazioni del campionato, fermato in casa proprio da quel Padova che, appena domenica scorsa, aveva bastonato un Toro troppo remissivo, come spesso gli capita in trasferta. . E' davvero curioso constatare che Toro e Bari hanno gli stessi punti ottenuti, però, con comportamenti opposti: i granata sfruttando il fattore-campo e i pugliesi facendo i corsari fuori. I due volti del Toro, una metamorfosi che può essere spiegata con l'immaturità di una squadra giovane, totalmente rinnovata. Nedo Sonetti la sta plasmando con un lavoro in profondità, dal punto di vista tecnico, tattico e psicologico, ma non ò facile trovare un perfetto equilibrio nervoso e ci vuole il giusto tempo per insegnare ai giocatori che non debbono «sedersi» sui successi, ma debbono soffrire ogni domenica. L'avventura di Sonetti si ora iniziata proprio a Foggia, sia pure in tribuna e con Lido Vieri ad interim in panchina dopo l'esonero di Rampanti. E, quel giorno, il Toro colpì due volte con Rizzigol ottenendo l'unica affermazione esterna. In attivo altri due pareggi e, al passivo, sette sconfitte. Un bilancio negativo che ha indotto alcuni gruppi di tifosi della Maratona al quarto d'ora di black-out di protesta messo in atto ieri. Uno sciopero che il presidente Calieri aveva ritenuto ingiusto verso una squadra messa in cantiere tra mille problemi e il cui rendimento, tenendo conto delle importanti defezioni in alcune delicate partite, era da giudicare in chiave positiva. Un silenzio, non totale, al quale è seguito il solito, caldissimo incoraggiamento. Servirà, comunque, l'invito al Toro degli ultras a «svegliarsi» lontano dalle mura amiche. I «leoni» granata (così definiti, nella versione casalinga, da uno striscione contestatore) hanno liquidato il Foggia giocando con quell'intensità che, fuori, hanno difficoltà a ritrovare. Non sono mancate le pause, ma era normale accadesse contro un avversario che ha nel pressing e nella velocità le qualità migliori e che va neutralizzato con un notevole dispendio di energie. Il Foggia di Catuzzi, pur ricalcando la zona di Zeman, èassai meno spregiudicato e adotta un calcio realista, che tende a colpire di rimessa. La squalifica di Bresciani (oltre all'indisponibilità del solito Kolyvanov) ha penalizzato i rossoneri in fase offensiva dove Biagioni, Mandelli e Marazzina non hanno sicuramente la freddezza sotto porta dei loro compagni assenti. Con Falcone e Cristallini, assenti a Padova, il Toro ha recuperato la propria identità, Ci voleva però una manovra avvolgente per mettere in crisi il Foggia: Angioma e Cristallini hanno sfruttato bene le fasce laterali sulle quali si proiettavano anche Lorenzini, Rizzitelli, Pessotto, Pelé e financo Silenzi. Dopo avere sbloccato il risultato con la prodezza di Rizzitelli, i granata non hanno più affondato i colpi ma il Foggia, che presentava un inedito tridente, con Marazzina al posto di Bresciani, non ha mai.. Punzecchiato Pastine. |
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