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Delle Alpi
30/04/1995
h.16.00
TORINO - NAPOLI 1-1 (0-1)
Torino
: Pastine (al 32' Simoni), Angloma, Pessotto, Sogliano, Torrisi, Maltagliati, Rizzitelli, Scienza (al 46' Osio), Bernardini (al 61' Longo), Abedì Pelé, Cristallini. A disposizione: Mercuri, Sinigaglia. All.: Sonetti.
Napoli: Taglialatela, Pari, Tarantino, Bordin, Cannavaro, Cruz, Buso, Rincon, Agostini, Carbone (al 56' Policano), Pecchia (al 78' Matrecano). A disposizione: Di Fusco, Altomare, Imbriani. All.: Boskov.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: Buso 31' (N), Rizzitelli 90' (T).
Spettatori: 19.294 di cui 13.970 abbonati più 5.324 paganti per un incasso di 158.560. lire.
Note: Ammoniti Tarantino e Angloma.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 maggio 1995]
All'ultimo minuto. Con un gol di Ruggiero Rizzitelli, il Toro ha acciuffato il Napoli ed ha tenuto in vita un'esile speranza di entrare in Coppa Uefa, grazie alle sconfitte della Fiorentina, nell'anticipo con la Juventus, e della Sampdoria nel derby genovese, nonchè in virtù dei pareggi dell'Inter in casa con la Cremonese e del Cagliari all'Olimpico con la Lazio. Sonetti voleva i tre punti per fare un bel balzo in avanti ed avere la sicurezza di poter continuare a lottare per un posto in Europa sino a fine campionato. Ne ha ottenuto uno solo, però mancano ancora cinque giornate e potrà essere decisivo il confronto con i viola, a Firenze il prossimo 21 maggio. Il Napoli, invece, è "out" a quota 39. E, per una società in crisi economica, è un duro colpo: la Coppa Uefa avrebbe garantito quei miliardi indispensabili per guardare con più tranquillità al futuro immediato. Quando erano ormai sicuri di aver vinto e di sorpassare i granata in classifica, è arrivata la stoccata di Rizzitelli che ha tolto ogni euroillusione ai partenopei, rimasti sotto di due lunghezze dai diretti concorrenti. Un distacco pesante. Eppure, ben disposto da Vujadin Boskov, il Napoli era riuscito ad imbrigliare il Toro, infilandolo di rimessa alla mezz'ora con una perentoria incursione di Buso che aveva spedito in rete il pallone dopo una carambola su Pastine, infortunatosi gravemente ad un pollice nello scontro, inevitabile, con l'ex juventino. Purtroppo per Pastine, operato alla mano, la stagione è finita in anticipo. Un vantaggio fortunoso ma non casuale. Pochi minuti prima, Agostini aveva sciupato un ottimo cross sotto porta di Tarantino e Bonny Carbone aveva alzato troppo la mira a tu per tu con Pastine. Certo, anche il Toro sullo 0-0 si era reso pericoloso con Rizzitelli, che si era visto negare un gol da Tagliartela prima di farsi anticipare da Cannavaro e fallire un'occasione d'oro davanti al portiere. Oltre alla mira difettosa, c'era qualcosa che non funzionava nella manovra dei granata, a volte involuta, altre macchinosa. Gli spunti e la spinta di Possono, Cristallini e Bernardini venivano vanificati da Rizzitelli che aveva indugi fatali in area, da Pelè, meno ispirato che in altre partite, pur offrendo i lampi di classe, e da Angloma, tradito dalla frenesia. Un Toro maldestro e sciupone. In compenso, in retrovia giganteggiava Maltagliati e Sogliano, chiamato a sostituire l'infortunato Falcone, con il passare dei minuti prendeva le misure a Carbone, smanioso di ben figurare davanti al suo vecchio pubblico e alla società che è ancora padrona di metà del suo cartellino. L'allergia del Toro per il Ciuccio, che da dieci anni non torna mai a casa a mani vuote dalla trasferta torinese, ha avuto conferma anche ieri. L'assenza di Silenzi ha costretto Sonetti a modificare gli schemi, ma i granata hanno commesso l'errore di insistere sui cross pur non avendo "Pennellone" come punto di riferimento. E quando hanno superato lo sbarramento difensivo degli avversari non sono stati precisi negli ultimi metri. Ma il Napoli ha sbagliato a non insistere alla ricerca del raddoppio, specie dopo l'uscita di Pastine, sostituito dal trentenne Simoni. Al suo debutto nel Toro. Simoni non giocava in Serie A da un lustro, da quando militava nel Pisa, e nella scorsa stagione era in C2 con la Centese. E ora metterà la sua esperienza al servizio del Toro in questo finale di campionato. L'uscita di Carbone, acciaccato, sostituito da Policano, ha tolto ad Agostini il partner ideale. E il "condor" e rimasto ingabbiato da Maltagliati e da Torrisi, mentre Policano ha trovato in Sogliano un duro oppositore e nell'unica situazione favorevole per raddoppiare ha sparacchialo fuori bersaglio. Il Napoli si è rintanato, colpevolmente, nella propria metà campo a difesa dell'1-0 e lasciando l'iniziativa ad un Toro che ha caricato a lesta bassa ma ha avuto il merito di non mollare mai. Ed è stato premiato.