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Delle Alpi
28/04/1996
h.16.00
TORINO - CREMONESE 1-0 (1-0)
Torino
: Biato, Longo, Mezzano, Sommese (al 72' Minaudo), Maltagliati, Falcone, Bernardini (al 57' Simo), Cristallini, Dionigi, Milanese (al 57' Bacci), Karic. A disposizione: Doardo, Bernardi. All.: Vieri.
Cremonese: Razzetti, Gualco, Garzya, Giandebiaggi, Perovic (al 30' Cristiani), Verdelli, Fantini (al 64' Petrachi), Orlando, Florijancic, Maspero, Tentoni (al 64' Aloisi). A disposizione: Bianchi, Bassani.All.: Simoni.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Mezzano 40'.
Spettatori: 14.689 di cui 13.723 abbonati e 966 paganti per un incasso di 28.965.000 lire.
Note: Ammoniti Fantini, Falcone, Gualco e Florijancic. Il Torino retrocede aritmeticamente in serie B per la terza volta nella sua storia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29aprile 1996]
E' finita. Toro e Cremonese sono in B, come da copione. Mentre il Piacenza giocava a.. poker con i resti del Padova, granata e biancorossi consumavano il dramma della retrocessione. Il loro destino dipendeva dal risultato di Piacenza più che da quello del Delle Alpi dove al 40' ha deciso Mezzano, torinese, cresciuto nel vivaio. Un tocco da opportunista che ha sbloccato il risultato di una partita svuotata di significati. La Cremonese aveva reagito impegnando Biato senza molta determinazione e con tiri di Tentoni, Florijancic e Fantini. Ci pensava il guizzo di Mezzano a spezzare l'equilibrio. Il suo è stato un gol proiettato nel futuro. Nel Toro di domani, saranno Mezzano e gli altri giovani lanciati da Vieri in questo finale di stagione a cercare di riportare al più presto la squadra in A. Mezzano è un difensore eclettico, destinato ad una brillante carriera. Ma anche Longo ha stoffa. Sa difendere e attaccare con spregiudicatezza. E Sommese promette di diventare un laterale di rendimento. Mentre Simo, a dispetto dei suoi 17 anni, dimostra buona personalità. Senza dimenticare la mezza punta Bernardi, ieri rimasto in panchina. Cinque ragazzi in gamba che, se fossero stati utilizzati di più sia da Sonetti che da Scoglio, forse avrebbero evitato tanti guai al Toro. Per la Cremonese è abbastanza normale andare su e giù (Simoni, alla sua 250° panchina in A, è uno specialista nell'altalena) ma per il Toro nessuno immaginava, l' estate scorsa, che finisse così in basso. Anzi, c'era chi pensava addirittura all'Europa, già sfiorata nel torneo precedente. La zonaUefa era un sogno proibito ma la salvezza doveva rappresentare il traguardo minimo per un Toro che era stato costruito tenendo d'occhio anche il bilancio. Al posto di Silenzi è arrivato Hakan: il turco, a parte i problemi di ambientamento, non rappresentava la spalla ideale di Rizzigol, come lo era stato ''Pennellone''. Hakan è stata la grande scommessa perduta da Calleri e Vitali ma non la sola. L'amarezza di Vieri è stata attenuata dalla prima vittoria della sua breve avventura sulla panchina del Toro, dopo quattro sconfitte e il pareggio con il Milan. Un successo che non arrivava da quasi due mesi ma che non ha bloccato la contestazione della Curva Maratona, non solo nei confronti del presidente Calieri ma anche della squadra. I più bersagliati Biato, Milanese, Falcone e l'assente Rizzitelli. Ma non si può puntare l'indice accusatore su questo o quel giocatore sebbene il rendimento della maggioranza non abbia meritato la sufficienza. Rizzitelli, che l'anno scorso aveva segnato 19 reti, ne ha realizzate poco più della metà. E Pelè, che aveva sbalordito per la sua generosità e per la vitalità abbinata alla classe, ha scontato gli straordinari in Coppa d'Africa privando Scoglio dell'uomo che avrebbe potuto fare la differenza. Ma la retrocessione è legata a una serie di errori, in primis l'acquisto di Hakan insieme con quello di un Milanese che non ha ripetuto le prestazioni offerte con la Cremonese; poi, il cambio in corsa di tre allenatori, insieme a coincidenze negative, dall'infortunio di Pelè, alle sviste arbitrali. Comunque non tutto è da buttare: ci sono anche valori da salvare per ricostruire un organico competitivo. Intanto, bisogna risolvere il problema riguardante la cessione della società. Calieri ha messo in vendita il pacchetto di maggioranza, senza aver ancora trovato un interlocutore che si sia presentato con offerte concrete. Ed ha lanciato un appello ai possibili compratori, di fare in fretta. Per il bene del Toro.