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Delle Alpi
05/01/1997
h.14.30
TORINO - REGGINA 4-2 (0-0)
Torino
: Casazza, Mercuri, Mezzano, Maltagliati, Martelli (al 68' Geraldi), Sommese (al 60' Fiorin), Cristallini, Scarchilli (al 49' Nunziata), Rocco, Ferrante, Florijancic. A disposizione: Santarelli, Cinetti, Lombardini, Cammarata. All.: Sandreani.
Reggina: Scarpi, Atzori (al 78' Marino), Napoli, Napolitano, Poli, Giacchetta, Sesia, De Vincenzo, Perrotta, Dionigi, Criniti (al 52' Bitetti). A disposizione: Belardi, Montalbano, Sbrizzo, Mauro, Iacobelli.All.: Guerini.
Arbitro: Gambino di Barletta.
Reti: Ferrante 46', 62', 75', 82' (T), Dionigi 67' (R), Aut.Mezzano 77' (R).
Spettatori: 12.799 di cui 8.146 abbonati e 4.653 paganti per un incasso di 135.685.000 lire.
Note: Ammoniti Cristallini, Geraldi, Martelli e Atzori. Espulso al 40' Napolitano per una gomitata a gioco fermo. Angoli 11-3 per il Torino, esordio in serie B per Mercuri e Geraldi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 gennaio 1997]
Vittoria, Bari e Brescia agguantate al terzo posto e un'impresa memorabile nella storia granata con Ferrante che segna 4 gol in mezza partita: davvero una domenica d'oro per il Torino che ha centrato due obiettivi in un colpo solo, battere la Reggina e far pace con i tifosi. Però, non è stato tutto facile per la Sandreani band: anzi, le sofferenze non sono state poche, in particolar modo nel primo tempo e solo sul suo finire la faccenda s'è messa bene per il Torino. Grazie alla stoltezza del difensore Napolitano che, con una gomitata a palla ferma, mandava per le terre Sommese: finiva lì l'incontro dell'autolesionista stopper e lì s'iniziava la giornata favolosa di Ferrante che in un colpo solo firmava un poker di reti. Ripetiamo, impresa memorabile per un torinista, e memorabilissima per il suo autore se teniamo conto di questo fatto: sommando anche il gol decisivo realizzato al Castel di Sangro, il piccolo Ferrante ha quasi combinato, in due partite, quanto gh era riuscito nell'intera scorsa stagione quando l'aveva conclusa a quota sei nella classifica cannonieri. Il bomber ha avuto fortuna agendo sempre sul contropiede favorito dalle praterie che l'espulsione di Napolitano, non a caso il suo controllore, e poi la necessità di rimontare avevano spalancato nel centrocampo e nella retroguardia reggina. A differenza di altre occasioni, i granata hanno sfruttato appieno la superiorità numerica anche se, come al solite, vittime delle proprie insicurezze psicologiche e tecniche, sono stati incapaci di portare tranquillamente al sicuro la vittoria e prima sul 2-0, poi sul 3-1, sono incespicati in leggerezze che hanno consentito agli avversari, combattivi ma desolatamente scadenti, non a caso sono ultimi, di rimettersi in corsa sulla strada della speranza: e buon per Cristallini e compagnia che sul 32, a un quarto d'ora dal termine, sull'unica incertezza dell'ottimo Casazza, Bitetti, a porta spalancata, sparacchiava alle stelle. E che il Toro, in questo campionato regolarmente aiutato dagli altrui masochismi (con la Reggina per la nona volta su sedici partite s'è ritrovato in vantaggio di un uomo), ami complicarsi la vita lo testimonia il rigore fallito da Scarchilli al 30'. Insomma, per i granata l'anno nuovo non poteva cominciare meglio: però, anche se la classifica è più rosea, calma con gli entusiasmi, guai a farsi abbagliare dalla quaterna di Ferrante. La squadra, come ha raccontato il primo tempo, è sempre macchinosa e se i giudizi fossero limitati alla prima metà della sfida, beh, le sufficienze sarebbero ben rare. Sandreani non scordi che la truppa s'esprime al meglio in contropiede e chissà che prima o poi Scarchilli ricordi che ha tutte le qualità per vestire i panni dell'uomo che fa la differenza: in positivo, ovviamente, e non in negativo, come è accaduto sinché il condottiero non l'ha tolto. Nel primo tempo, oltre al rigore mangiato (il portiere Scarpi era comunque stato bravo a intuire, come gli aveva suggerito l'ex granata Sesia, che Scarchilli avrebbe tirato sulla destra) due volte il Torino andava vicino al gol: con bordate da fuori area di Cristallini, entrambe deviate in corner da Scarpi. Ma, due volte, anche la Reggina metteva i brividi alla difesa di Sandreani, pasticciona ma salvata da Casazza e al 41' Cristallini atterrava Criniti lanciato in area. Rigore o no? Lo sbiadito arbitro Gambino (che tristezza se le nuove leve di Casarin sono di tal fatta) accordava la punizione. Nella ripresa, Ferrante approfittava subito dell'assenza del suo mastino e segnava su assist di Cristallini. Poi concedeva il bis, su imbeccata di Nunziata, il tris e il poker su lanci di Florijancic. In mezzo al suo festival il rigore di Dionigi, l'autorete di Mezzano e una prodezza di Casazza su incornata dell'ex Dionigi.