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Delle Alpi
15/06/1997
h.16.30
TORINO - RAVENNA 0-4 (0-0)
Torino
: Santarelli, Mercuri, Cravero (al 46' Cinetti), Mezzano, Andreotti, Rocco (al 62' Di Donato), Nunziata, Cristallini, Fiorin, Ferrante, Cammarata (al 77' Negro Frer). A disposizione: Mordenti, Lo Gatto. All.: Vieri.
Ravenna: Roccati, Luppi (al 77' Venturi), Mero, Fimognari, Marrocco, Pregnolato, Gadda, Rovinelli, Serra, Gasparini (al 53' Zauli), Schwoch (all'83' Biliotti). A disposizione: Rubini, Rinaldi, Gonnella, Torino. All.: Novellno.
Arbitro: Dagnello di Trieste.
Reti: Zauli 56', 67', Biliotti 85', Serra 90'.
Spettatori: 9.138 di cui 8.146 abbonati e 992 paganti per un incasso di 21.170.000 lire.
Note: Ammonito Nunziata. Il Toro conclude al nono posto in serie B e per la prima volta nella sua storia rimane per più di una stagione nella serie cadetta. E' il peggior risultato in 90 anni di storia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 giugno 1997]
Umiliante. E' finita tra i fischi, e nel peggiore dei modi, una stagione tutta da dimenticare per il Toro. Il Ravenna ha maramaldeggiato sui resti di una squadra in disarmo, priva di otto titolari e di orgoglio, infliggendole quattro gol, il passivo stagionale più pesante al Delle Alpi. Doppietta di Zauli, completata da Biliotti e Serra per i romagnoli, dopo un primo tempo da sbadigli, concluso a reti inviolate. Sesta sconfitta casalinga, dunque, record negativo uguagliato, e quattordicesima in campionato per i granata, scivolati al nono posto, scavalcati dallo stesso Ravenna. Un piazzamento che deve fare arrossire il Toro partito per risalire in A e, dopo aver illuso la sua gente con il secondo posto al giro di boa, sfaldatosi, per mancanza di personalità e di caratura tecnica. Gli infortuni di elementi-chiave hanno obbligato Vieri e Camolese, dopo il licenziamento di Sandreani, a pescare a piena mani nella Primavera. Ieri erano indisponibili gli squalificati Florijancic, Scardimi, Cevoli e Sommese, nonchè gli acciaccati Lombardini, Maltagliati, Longo e Martelli. Ma le assenze, per quanto pesanti, non giustificano l'assenteismo di quelli che sono andati in campo. Neppure la presenza di Graeme Souness e di Gigi Lentini in tribuna d'onore, oltre a quella dell'ex Sandreani (futuro allenatore del Ravenna) in tribuna stampa, li ha stimolati. Certo, non era facile giocare in uno stadio con appena 992 paganti (minimo stagionale), senza bandiere e senza tifo, con uno striscione con su scritto "Senza parole", altri tre di benvenuto a Souness e con la curva Maratona impegnata a intonare cori anti-Juve e anti Cammarata, colpevole anche di avere trascorsi bianconeri. L'hanno fischiato ogni volta che toccava il pallone e, quando è stato sostituito, al 32' del secondo tempo, Cammarata ha applaudito polemicamente i suoi contestatori. Uno di essi gli ha lanciato una bottiglia piena d'acqua, senza danni. I danni saranno probabilmente solo di natura economica: una multa alla società. In questo clima, e con l'interesse del pubblico rivolto più ai risultati delle squadre impegnate nella lotta per la promozione e nello spareggio-salvezza tra Cagliari e Piacenza, non c'è stata partita vera, almeno sino a quando il Ravenna non ha deciso di approfittare della situazione aggredendo il Toro. Il primo allarme per Santarelli, alla seconda partita da titolare, al 33', su un fendente di Schwoch. Il portiere bloccava a terra, con sicurezza. E al 47', su botta di Gadda respinta dal palo, Gasparini segnava ma l'arbitro annullava per fuori gioco, come aveva già fatto in precedenza per una rete realizzata da Cammarata (8'). Nell'intervallo, Cravero accusava problemi muscolari ad un polpaccio e cedeva il posto a Cinetti, con Nunziata libero. Il Toro andava in affanno e il Ravenna sbloccava la partita all'11' con Zauli, subentrato da tre minuti all'infortunato Gasparini. Santarelli smanacciava su un traversone, e Schwoch serviva Zauli che, in sospetto off-side, insaccava. Con l'uscita dell'infortunato Rocco, sostituito da Di Donato, il centrocampo del Toro era in completa balia del Ravenna e Zauli concedeva il bis al 22'. Servito da Luppi, l'attaccante scattava sul filo del fuori gioco, e offriva un replay del suo primo gol. Dalla curva partiva il coro "Vergognatevi, siete ridicoli, andate a lavorare". Nessuna reazione da parte della squadra torinista. Un tiraccio di Andreotti si perdeva sulla pista di atletica e al 40' il 3-0: Biliotti, nuovo entrato al posto di Schwoch, si presentava solo davanti a Santarelli, lo scavalcava con un pallonetto e poi depositava nella porta vuota. Ormai allo sbando, il Toro subiva il quarto gol allo scadere del tempo regolamentare. Un cross di Pregnolato veniva agganciato sotto porta da Serra che, con un bel tocco, firmava il poker. Cala il sipario. Anzi, un velo pietoso. Ora bisogna davvero voltare pagina. Un'autentica rifondazione che parte da Souness e Lentini.