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Delle Alpi |
07/09/1997 |
h.16.00 |
TORINO - PADOVA 2-1 (1-0) Torino: Casazza, Minotti, Scarponi, Maltagliati, Dorigo, Asta, Ficcadenti, Tricarico, Lentini (al 90' Sommese), Carparelli (al 60' Bonomi C.), Ferrante (al 56' Foglia). A disposizione: Pastine, Martelli, Bacci, Nunziata. All.: Souness. Padova: Castellazzi, Cristante, Bergodi, Bianchini, Nicoli (al 56' De Franceschi), Pellizzaro, Seno, Lantignotti, Ferrigno, Cornacchini, Saurini. A disposizione: Bacchin, Turato, Falsini, Fig, Suppa, Di Nicola. All.: Pillon. Arbitro: Branzoni di Pavia. Reti: Carparelli 9' (T), Foglia 58' (T), Saurini 76' (P). Spettatori: 15.830 di cui 10.260 abbonati (la campagna abbonamenti non è ancora conclusa) e 5.570 paganti per un incasso di 130.170.000 lire. Note: Ammoniti Tricarico, Ficcadenti, Dorigo, Ferrigno, Bianchini e Bergodi. Espulso al 70' Pellizzaro. Cronaca [Tratto da La Stampa del 8 settembre 1997] Carparelli & Foglia, premiata ditta del gol. Uno a testa, uno per tempo. Così i due giovani bomber hanno piegato il Padova consentendo al Toro di conquistare i primi tre punti in campionato. Un Toro bello solo nella prima mezz'ora. Poi, il caldo e la fatica del mercoledì di Coppa Italia, hanno frenato i granata e il Padova, in dieci per l'espulsione di Pellizzaro, ha trovato la forza di far tremare il Toro con una prodezza di Saurini. C'era da verificare il grado di maturità raggiunto dalla squadra di Souness e, soprattutto, c'era da verificare se la Formula 3, con Carparelli e Lentini alle ali e Ferrante unica punta, avrebbe funzionato anche contro un'avversaria che giocava di rimessa anziché assumere l'iniziativa come la Sampdoria. E la risposta è stata positiva, almeno sino a quando le energie hanno consentito a Carparelli di andare su e giù per il campo, a Lentini di sacrificarsi nei recuperi, ad Asta e Dorigo di coprire le fasce laterali con frequenti sganciamenti, a Ficcadenti e Tricarico di sorreggere il centrocampo. A gioco lungo, è venuta fuori la maggior freschezza del Padova e il Toro s'è un po' disunito, obbligando Maltagliati, Tricarico e Minotti a fare gli straordinari. Sofferenze che potevano essere evitate con maggior attenzione. Domenica il Toro giocherà nuovamente in casa con il Foggia e in settimana Souness dovrà valutare se si tratta di un problema contingente, legato alle condizioni fisiche di elementi chiave, o se c'è qualcosa da correggere. Di sera, con un'altra temperatura, e con lo stimolo di confrontarsi con una delle grandi della serie A, il Toro era apparso ben diverso. Non era possibile avere la stessa carica contro un Padova che non ha esitato a ricorrere al fallo per fermare Ferrante, Lentini e Carparelli sotto lo sguardo tollerante dell'arbitro Branzoni. In trasferta, lo schieramento messo in campo ieri da Souness, potrebbe avere dei problemi. Ma quando la forma generale sarà migliore, allora il Toro non avrà problemi ad adottare lo stesso modulo sia al Delle Alpi che fuori. Ieri era importante sbloccare presto il risultato contro un Padova che aveva perso tre partite ufficiali su tre e doveva assolutamente evitarne una quarta. Missione compiuta per il Toro all'11'. Lentini serviva Tricarico il cui spiovente pescava Carparelli smarcato in area e in posizione regolare: il suo destro, centrale ma violento, passava tra le gambe di Castellazzi. Il gol non fiaccava le velleità del Padova. Un diagonale di Saurini incocciava i guantoni di Casazza, ben piazzato. Quando si muovevano, Saurini, Lantignotti e Cornacchini mandavano in affanno la retroguardia. Al 23' il Toro falliva di un soffio il colpo del ko. Su lancio di Ficcadenti, Carparelli agganciava un difficile pallone, liberandosi di Nicoli, e poi sparava di destro contro la traversa, a portiere battuto. Lo scampato pericolo dava morale al Padova che capitolava per la seconda volta al quarto d'ora della ripresa. Souness capiva che il Toro era in debito d'ossigeno e al 13' inseriva Bonomi e Foglia al posto di Ferrante e Carparelli (era stato lui a chiedere il cambio ma la Curva Maratona, ignara, fischiava la decisione del tecnico granata) e veniva subito premiato. I nuovi arrivati confezionavano l'azione del raddoppio dopo una manciata di secondi. Bonomi batteva il corner che, corretto di testa da Minotti sotto porta, veniva dirottato in rete da Foglia. Padova domato? Macché! Neppure il cartellino rosso per Pellizzaro (doppia ammonizione) al 26' spegneva l'ardore agonistico dei veneti. E da un numero di classe di Lantignotti scaturiva l'assist che liberava al tiro Saurini: il suo rasoterra, angolato, sorprendeva Casazza. In inferiorità numerica, il Padova aggrediva il Toro che traballava ma reggeva l'urto e non subiva altri danni. Un siluro di Dorigo obbligava Castellazzi a salvarsi in angolo con una spettacolare parata. Era l'ultima fiammata. Poi calava il sipario su una partita che, da facile, era diventata tiratissima. Specie in serie B, nessun risultato è scontato sino al triplice fischio finale dell'arbitro. |
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