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Delle Alpi
30/11/1997
h.14.30
TORINO - TREVISO 4-0 (2-0)
Torino
: Pastine, Fattori, Bonomi M., Citterio (al 46' Mercuri), Dorigo, Bonomi C., Ficcadenti (al 58' Sommese), Nunziata, Brambilla, Lentini, Ferrante (al 73' Carparelli). A disposizione: Casazza, Asta, Sandor, Foglia. All.: Reja.
Treviso: Mondini, Di Bari, Susic, Rossi, Margiotta, De Poli (al 66' Fiorio), Pasa, Bacci (al 53' Bortoluzzi), Bonavina, Pradella (al 54' Talalaev), Clementi. A disposizione: Ramon, Maino, Adami, Boscolo. All.: Bellotto.
Arbitro: Rossi di Ciampino.
Reti: Ferrante 20', Ficcadenti 30', Sommese 78', Carparelli 87'.
Spettatori: 17.686 di cui 11.409 abbonati e 6.277 paganti per un incasso di 163.170.000 lire.
Note: Ammoniti Bonomi C., Sommese, Margiotta e Pasa.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 dicembre 1997]
Un grande Toro. Non solo per il poker servito al Treviso ma per come la squadra di Reja ha saputo interpretare una partita tutt'altro che facile, a dispetto della goleada, facendo un bel balzo verso la zona-promozione: ora è quinta, a due punti dal Cagliari, solitario al quarto posto a quota 20. Ma, per dare la scalata alla serie A, i granata debbono evitare pericolosi rilassamenti che anche ieri si sono registrati sul 2-0. Un'azione da manuale conclusa da Ferrante e una prodezza di Ficcadenti, con un tiro da oltre 35 metri, hanno ridotto alla ragione, dopo poco più di mezz'ora i terribili vecchietti trevigiani, guidati dal 37enne Pradella, nonno della B, e dall'ex torinista Ezio Ressi, accolto dal suo ex pubblico con ben due striscioni. L'opera è stata poi completata, nell'ultimo quarto d'ora della ripresa, da Sommese e Carparelli. Ma per una ventina di minuti, il Toro era rimasto incerto sul da farsi, preoccupato di sbloccare il risultato senza sbilanciarsi troppo. Un atteggiamento che non aveva impedito al Treviso di rendersi pericoloso, come in apertura di gara su un traversone di Margiotta dirottato di testa da Predella di poco sopra la traversa. Qualche balbettio in difesa, dove Citterio sostituiva l'acciaccato Maltagliati, e la lenta carburazione del centrocampo, dove rientrava Ficcadenti dopo un mese e mezzo di assenza, rendeva macchinosa la manovra granata. Specie sulle fasce dove il Toro doveva aggirare lo sbarramento escogitato da Bellotto. Ferrante non riceveva adeguati rifornimenti e solo al 6', lottando e sgomitando sotto porta, riusciva a concludere malgrado il contrasto di Bacci, ma fuori bersaglio. Un segnale di riscossa si registrava al 15' su brillante spunto di Lentini che saltava Di Bari e tirava sulle braccia di Mondini. Poi era il Treviso a tenere in apprensione Pastine con una volée di Clementi, alta. Il Toro capiva che era indispensabile aumentare il ritmo e il pressing. Dopo una punizione di Claudio Bonomi che ricadeva sulla parte superiore della rete, le sofferenze dei granata finivano al 21'. Irresistibile scatto di Lentini sulla sinistra e cross dal fondo: il pallone spioveva nei pressi del secondo palo dove Ficcadenti, con un perfetto colpo di testa, serviva Ferrante che con la fronte depositava in rete. Sesto sigillo per il cannoniere. Il gol caricava il Toro. Brambilla assumeva le redini del gioco e le occasioni fioccavano. Il raddoppio al 31'. Una maldestra respinta di piede di Mondini fuori area era sfruttata magnificamente da Ficcadenti che infilava la porta sguarnita con un missile a lunga gittata nel sette. Un'autentica prodezza balistica. Sul 2-0, come era già capitato a Reggio Calabria, il Toro accusava un calo di tensione. Ma Pastine era pronto a bloccare un tiro ravvicinato di Predella e ad evitare guai. I granata capivano che era meglio non scherzare e affondavano i colpi. Ispirato da Brambilla, Lentini serviva Ferrante che toccava a lato mancando di un soffio il 3-0. Nel secondo tempo, con Mercuri al posto dell'infortunato Citterio, il Toro non si limitava ad amministrare il vantaggio ma cercava il terzo gol. Ficcadenti si produceva una leggera distorsione alla caviglia e cedeva il posto a Sommese. E proprio il nuovo entrato serviva un pallone d'oro a Lentini il cui sinistro era respinto da Mondini. Ci provava anche Claudio Bonomi, senza fortuna. Ancora Bonomi smarcava Ferrante davanti al portiere ma il bomber faceva cilecca, tirando su Mondini. Quando Reja gli dava il cambio con Carparelli, Ferrante usciva imbronciato per la quinta sostituzione consecutiva, confortato dall'applauso della Maratona. Carparelli entrava subito in partita con l'allungo che Sommese trasformava in gol al 33': festeggiava sfilandosi la maglia e inevitabile l'ammonizione. Dieci minuti più tardi, su un bel cross di Claudio Bonomi, Carparelli incornava alle spalle di Mondini. Un pomeriggio di gloria per tutti.