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Delle Alpi
17/01/1998
h.14.30
TORINO - PERUGIA 0-0
Torino
: Pastine, Bonomi M., Fattori, Maltagliati, Tricarico (all'86' Carparelli), Nunziata, Brambilla, Pusceddu (al 79' Asta), Foglia (al 46' Sommese), Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Citterio, Cravero, Ficcadenti. All.: Reja.
Perugia: Pagotto, Tangorra (al 54' Traversa), Matrecano, Grossi, Colonnello, Rutzittu, Bernardini (all'82' Tasso), Cucciari, Rapajic, Melli, Tovalieri (al 77' Guidoni). A disposizione: Docabo, Mihajlkovic, Manicone, Esposito. All.: Perotti.
Arbitro: Boggi di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 18.283 di cui 11.409 abbonati e 6.874 paganti per un incasso di 178.060.000 lire.
Note: Ammoniti Fattori, Lentini, Bernardini, Rutzittu e Traversa. Espulso all'83' Rutzittu.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 gennaio 1998]
Solo nel pugilato si vince ai punti. Nel calcio occorre almeno un gol. Quello del kappaò. Che è mancato al Toro, nonostante le occasioni confezionate, comunque più con iniziative individuali che con schemi dove è implicato o coinvolto il collettivo. Perciò alla squadra di Reja scappa di mano un'opportunità sontuosa per allontanare il Perugia dalla zona promozione con una energica spallata e rinforzare la classifica. Invece, nonostante il fuoco fitto di proiettili spediti verso la porta di Pagotto e anche per un rigore non concesso da Boggi (Fattori atterrato in area), deve accontentarsi di un punto. Che, secondo i calcoli di Reja e insieme con quello che cercherà domenica a Lucca, servirebbe a raggiungere la quota 30 da lui profetizzata al giro di boa. Partita difficile quella con il Perugia che fa barriera senza rinunciare, spezza gli schemi altrui con pressing abbastanza avanzato. E che, soprattutto nel 2° tempo, riserva a Lentini un'accoglienza da principe, con tenaglie (prima Tangorra-Rutzittu, poi Rutzittu-Traversa) per soffocare il tornante torinista. Perotti trova la chiave di lettura giusta, poiché Lentini risulta l'uomo in più del Toro, puntiglioso e straripante nonostante i maltrattamenti cui è sottoposto (e l'arbitro Boggi lascia fare..). Lentini troverà lungo, nella ripresa, con il nuovo entrato, Traversa. Allo stato di grazia del tornante si contrappone la giornata nera di Tricarico e Foglia. Dal piede di Brambilla partono palloni capienti, ma il regista non è sorretto dalla continuità; Nunziata rompe più che costruire, di Tricarico abbiamo detto. Le cose non cambiano molto con l'inserimento di Sommese. E il trampolino di lancio stenta. Contro un Perugia ben attestato in una difesa protettissima da Rutzittu, Bernardini e Cucciari (più i ritorni, a turno, ora di Rapaicora di Tovalieri) è compito molto ingrato fare breccia. Esistono diverse possibilità: schema individuale a percussione, come fa Lentini tante volte, o il guizzo di rapina (come fa Ferrante), oppure triangoli stretti (ma se ne vedono pochi) o l'azione ad ampio respiro e per vie esterne con traversoni, ma in questo dettaglio il solo Pusceddu riesce ad accendere il piede. Ci sarebbe un'altra soluzione, la velocità, ma il Perugia fa sbarramento là in mezzo e i granata sono obbligati a usare la moviola, una sorta di ralenti che si conclude con palloni lunghi, agevolando l'opera di scrematura degli umbri. Ciò nonostante, proprio grazie a lampi di singoli e ad un inizio di ripresa scoppiettante, il Toro fa parlare molto di sé: 7', Foglia sbatte la palla sull'esterno delle rete; 31' Lentini-show, pallone ''piazzato'' a lato; 33', Brambilla è messo giù, proiettile di Pusceddu, Pagotto devia con Ferrante tradito da un brutto rimbalzo; 38', Foglia toglie dalla testa di Fattori un bel pallone; 42', gran Ferrante, traiettoria di nuovo a lato. Ripresa: 5', Ferrante ha la palla-gol, però si fa bloccare da Pagotto, poi Fattori è atterrato da Matrecano, è rigore ma Boggi non vede e non annota, 2' dopo, un fallo da espulsione (doppio giallo) di Tangorra sul mini-bomber; 30', slalom di Brambilla e pallone lucido però fuori dallo specchio; 47', Carparelli (appena entrato), in colpevole relax, sciupa l'occasione-partita: spalle indietro e palla alta.. A tutto ciò il Perugia contrappone un tiro di Melli parato da Pastine (13' pt), un cross sbucciato di testa dall'attaccante (21', granata fermi) e al 10' del st la paratona, col piede, di Pastine che salva il Toro su incursione di Cucciari.