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Delle Alpi
01/02/1998
h.14.30
TORINO - ANCONA 1-1 (1-0)
Torino
: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Asta, Nunziata, Brambilla, Dorigo (all'85' Pusceddu), Foglia, Ferrante (al 60' Carparelli), Lentini (all'85' Sommese). A disposizione: Biato, Citterio, Cravero, Ficcadenti. All.: Reja.
Ancona: Cesaretti, Camplone, Ripa, Pellegrini, Altobelli, Petrachi, Coppola, Carrara, Tentoni, Flachi (al 65' Monza), Erceg (al 46' Martinetti). A disposizione: Dei, Luceri, Nocera, Ricci, Bianchi. All.: Giorgini.
Arbitro: Gambino di Barletta.
Reti: Fattori 45' (T), Tentoni 80' rig (A).
Spettatori: 15.265 di cui 11.409 abbonati e 3.856 paganti per un incasso di 99.045.000 lire.
Note: Ammoniti Lentini, Nunziata, Foglia, Carrara, Erceg e Coppola.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2febbraio 1998]
Che brutta domenica. E' stato il peggior Toro da tre mesi a questa parte. Pareggiando con l'Ancona ampiamente meritevole del risultato ha gettato alle ortiche l'aurea occasione di distanziare il Perugia: adesso, oltre che dagli umbri, bloccati ad Andria sull'1-1, i granata sono tallonati a un solo punto pure dalla Reggiana, vincitrice a Foggia. E, se consideriamo che da tre partite arrancano (due miseri pari interni e scivolone a Lucca), le prospettive non paiono incoraggianti. Intanto, la Salernitana vola: vola anche il Cagliari, corsaro a Treviso dove nessuno aveva ancora conquistato il successo e il Venezia può consolarsi: il distacco dalle quinte è sempre rassicurante (9 punti) malgrado la batosta subita da un Genoa che con l'avvento di Burgnich sta risalendo e, se continua così, presto tornerà a cullare illusioni di promozione. Esaminata la classifica, esaminiamo adesso la triste prova della Reja band, protagonista di un primo tempo da 6 stiracchiato e una ripresa da 4,5 in cui il portiere dorico, Cesaretti, ha dovuto fare solo una parata che è una: all'ultimo dei tre minuti di recupero, su punizione calciata con forza, ma centralmente, da Pusceddu. Ben altro l'impegno di Bucci, autore di un magnifico esordio: il nuovo custode della rete granata è stato costretto a tre interventi tra i pali e un'uscita kamikaze e decisiva sui piedi di Petrachi. E, già al primo minuto, aveva bloccato a terra una fucilata di Flachi. Beninteso, parata doverosa, ma siccome nella memoria torinista aleggiano clamorose papere di fresca data, è parsa notevole. Se Bucci ha avuto da fare, il Torino poco o nulla ha combinato. D'altronde, quando gli attaccanti sono pallide ombre, quando Lentini si trascina senza azzeccarne una, quando ragiona solo Brambilla e corre il solo Asta, che cosa pretendere? Soprattutto se Dorigo e Maltagliati fanno di tutto per regalare il rigore. Ha già del prodigioso che sia piovuto, nel modo più immeritato, il gol del vantaggio, sei secondi prima che il pessimo arbitro Gambino fischiasse la fine del primo tempo. Alla vigilia Giorgini, allenatore dell'Ancona aveva detto: ''Il Toro ci capita nel momento più propizio, è in crisi, segna con il contagocce, guai se non ne approfittiamo''. Sembrava una boutade per far coraggio a se stesso e alla truppa, si è rivelata invece analisi confortata dai fatti. La squadra di Reja si è mostrata vicina parente di quella di Sandreani che l'anno scorso, di questi tempi, dopo essere salita sino al secondo posto, iniziò ad afflosciarsi progressivamente disputando partite come questa senza né capo né coda, senza sprint, senza, se non idee, almeno grinta. Tant'è che per avere un sussulto bisogna attendere il 20' quando uno slalom di Foglia si conclude con un tiro deviato da Ripa: Cesaretti vola e mette in angolo. Un altro intervento il portiere lo compirà un'ora e passa più tardi (la succitata parata nel recupero, sulla punizione di Pusceddu). Dopo lo slalom di Foglia torna il grigiore. Tiene desti il coro della Maratona: ''Vogliamo Carparelli, noi vogliamo Carparelli''. Reja, per accontentare la curva avrebbe solo l'imbarazzo della scelta, che Lentini e Ferrante sono fantasmi. Però, il condottiero prende tempo e al 48', su cross di Brambilla, Fattori inzucca e regala al Toro l'illusione della vittoria. Nella ripresa, a poco a poco, si scava un abisso tra granata e marchigiani: i primi camminano, i secondi corrono, aiutati anche dalla verve di Martinetti sostituto della tartaruga croata Erceg. Al 17', Reja decide di far felice la Maratona: toglie Ferrante, dentro Carparelli. I fatti diranno che ha cambiato uno spettro con un altro. Bucci blocca un tiro di Petrachi. Al 22' è eroe con la già menzionata coraggiosa uscita, al 29' vola come un gatto per abbrancare una palla dalla infida traiettoria. Al 34' nulla può sul rigore di Tentoni. Rigore provocato da una dormita di Dorigo e Maltagliati: lo stopper, per sovrammercato, persevera e falcia quel Monza che già all'andata era stato nefasto, una sua ''bomba'' aveva decretato la sconfitta torinista. E questo pari ha tanto il sapore di un altro rovescio.