Delle Alpi

03/05/1998

h.16.00

TORINO - RAVENNA 1-0 (1-0) Torino: Bucci, Bonomi M., Fattori, Maltagliati, Tricarico, Brambilla, Ficcadenti (al 65' Nunziata), Pusceddu, Sommese (al 77' Asta), Ferrante, Lentini (all'86' Foglia). A disposizione: Casazza, Citterio, Mercuri, Cravero. All.: Reja. Ravenna: Rubini, Conca, Rinaldi, Atzori, Gabrieli, Agostini (al 73' Bertarelli), Bergamo, Pregnolato, Dell'Anno, Vecchiola, Buonocore (al 58' Biliotti). A disposizione: Sardini, Rovinelli, Sotgia, Mussi, Pietranera. All.: Santarini. Arbitro: Borriello di Mantova. Reti: Tricarico 15'. Spettatori: 17.284 di cui 11.409 abbonati e 5.875 paganti per un incasso di 160.065.000 lire. Note: Ammoniti Pusceddu, Ferrante, Conca e Vecchiola. Espulsi al 75' Vecchiola, al 76' Brambilla. Cronaca [Tratto da La Stampa del 4 maggio 1998] Un'incornata-harakiri di Vecchiola, nel tentativo di anticipare Tricarico, ha trafitto mortalmente il Ravenna, fruttando al Toro tre punti. Sofferti, ma pesantissimi perché consentono ai granata, sempre più soli al quarto posto, di allungare il passo sul Perugia (ora a -6), su Genoa, Reggiana e Reggina (a -7) e di avvicinarsi a due lunghezze dal Cagliari, terzo. Dunque, un'altra giornata propizia al Toro che, a sei giornate dalla fine, vede la serie A sempre più vicina. Ma sa che, da domenica a Castel di Sangro sino alla fine, dovrà ancora lottare e sudare per conquistarla. Come ieri contro un Ravenna che, pur con una difesa d'emergenza, ha resistito un'ora prima di capitolare. E su autogol. Sino a quel momento era stata una partita a senso unico, con il Toro che assumeva l'iniziativa senza avere la necessaria cattiveria per piazzare il colpo del ko. Con il Ravenna arroccato, il Toro tentava l'aggiramento sulla fasce laterali. Sommese movimentava le offensive con numeri da applausi. Il fantasista di Nola si costruiva la prima occasione dopo appena tre minuti: il tiro, deviato da Rinaldi, sfiorava il montante. Sulla sinistra era Lentini a prodursi in un paio di accelerazioni, con spunti brillanti. All'8' saltava in slalom due avversari e poi sparava a fil di traversa. Il Ravenna chiudeva gli spazi e, di rimessa, cercava di allentare la pressione più che il gol. Bonocore, con i suoi dribbling, teneva all'erta Maltagliati e C., senza però riuscire ad impegnare Bucci. Al 27' il Toro falliva la prima vera palla-gol. Sommese, smarcato da un colpo di tacco di Ferrante e dal velo di Lentini, tirava troppo centralmente trovando Rubini ben piazzato. Quindi altra opportunità per Fattori, che lisciava sotto porta un cross dal fondo di Tricarico. E, allo scadere del primo-tempo, clamorosa traversa colpita su punizione da Pusceddu. Soltanto in apertura di ripresa, Bucci veniva chiamato in causa da Vecchiola con un rasoterra. Toccava invece a Rubini sventare il gol su botta ravvicinata di Ficcadenti (3'). Altra parata di Bucci su punizione di Dell'Anno da 25 metri e poi l'azione che sbloccava la partita al quarto d'ora. Una punizione di Pusceddu trovava infatti la testa di Tricarico e, sulla respinta di Rubini, quella di Vecchiola anticipava il centrocampista granata e infilava la propria porta. Autorete. A questo punto saltavano i piani tattici di Santarini che, poco prima dell'1-0, aveva sostituito Bonocore con Biliotti, un centrocampista. La situazione si complicava per i romagnoli al 28' quando Borriello espelleva Vecchiola, per un colpo proibito rifilato a Sommese in mischia, e segnalatogli dal guardalinee Pinna, molto più lontano di lui dall'azione. Ma l'inferiorità numerica durava soltanto un paio di minuti perché Borriello, tutt'altro che impeccabile, estraeva il cartellino rosso anche per Brambilla, per un fallo assolutamente veniale. L'arbitro usava la legge della compensazione, poi riprendeva Reja (vittima di un gravissimo lutto alla vigilia), che si agitava troppo in panchina. Dieci contro dieci, non mancavano altre emozioni. Nunziata subentrava a Ficcadenti e Asta dava il cambio a Sommese. E Bertarelli, che aveva sostituito Agostini al 25', si trovava sul sinistro la pallagol dell'1-1: calciava debolmente da pochi metri su Bucci, piazzatissimo. Con Foglia al posto di Lentini, applaudito dalla curva, un'occasione fallita di un soffio da Nunziata, e un tiro di Ferrante a fil di palo, arrivava il fischio finale. Striscioni e cori anti Juve della Maratona salutavano la vittoria. E sul Delle Alpi si risentiva profumo di derby.