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Delle Alpi
17/05/1998
h.16.30
TORINO - SALERNITANA 1-0 (0-0)
Torino
: Bucci, Bonomi M., Fattori, Citterio (al 69' Cravero), Brambilla, Ficcadenti, Nunziata (al 65' Carparelli), Dorigo, Sommese (al 18' Asta), Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Comotto, Pusceddu, Foglia. All.: Reja.
Salernitana: Balli, Del Grosso, Fusco, Franceschini, Tosto, Galeoto (al 65' Rachini), Giov.Tedesco (all'80' Giac.Tedesco), Breda, Kolousek (all'80' De Cesare), Artistico, Di Vaio. A disposizione: Ivan, Ferrara, Ricchetti, Greco. All.: Rossi.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Reti: Carparelli 79'.
Spettatori: 25.794 di cui 11.409 abbonati e 14.385 paganti per un incasso di 372.950.000 lire.
Note: Ammoniti Del Rosso, Artistico, Franceschini, Lentini, Fattori, Citterio e Carparelli. Espulso al 62' Artistico. Gravi infortuni per Sommese, Citterio e Brambilla. Per tutti e tre sospette (poi confermate dagli esami medici) lesioni ai legamenti del ginocchio.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 maggio 1998]
Eroico. Incerottato e con le stampelle, il Toro soffre ma batte la Salernitana con un bellissimo gol di Carparelli e compie un grande balzo verso la serie A, allungando a 5 punti il vantaggio sul Perugia, quinto, e a 6 quello sulla Reggiana e sulla Reggina, seste. A quattro giornate dalla fine, e dopo la brutta caduta di Castel di Sangro, la situazione si è raddrizzata come meglio non si poteva auspicare per il Toro, anche se nel prossimo turno, a Reggio Emilia, mancheranno lo squalificato Lentini e gli infortunati Brambilla, Sommese e Citterio. E' stata un'altra domenica di passione per il popolo granata, mai accorso cosi numeroso al Delle Alpi in questo campionato. La Salernitana, con un migliaio di tifosi al seguito, ha fatto sul serio, impegnandosi come se avesse bisogno dei tre punti anziché essere mentalmente già in vacanza dopo la promozione anticipata. Ne è scaturita una gara nervosa, con Artistico falloso oltre misura, espulso per doppia ammonizione al 18' del II tempo, e sei ammoniti. Anche il Toro si è trovato con Brambilla a fare numero nell'ultimo quarto d'ora, azzoppato dal duro intervento d'un avversario. Poiché Reja aveva ormai esaurito i tre cambi, inserendo anche Cravero per l'acciaccato Citterio, il regista tornava ugualmente in campo stringendo i denti. Un'autentica battaglia. Delio Rossi aveva detto e ripetuto, in settimana, che non avrebbe fatto regali che voleva salvaguardare l'immagine della società campana dai sospetti perugini di benevolenza nei confronti dei torinisti. E' stato di parola. La Salernitana prima ha provato a vincere, impegnando Bucci in due parate miracolose con Di Vaio e Artistico, poi ha fatto di tutto per evitare la terza sconfitta, battendosi sino al fischio finale di Pellegrino. E il Toro ha dovuto sudare sino al 34' della ripresa per avere ragione della prima della classe, ridotta in dieci uomini per la cacciata di Artistico. L'azione decisiva si sviluppava sulla destra dove Ficcadenti scodellava un invitante pallone sotto porta per Carparelli che, al volo di collo destro, girava alle spalle del bravo Balli. Poi correva sotto la curva Maratona, dove campeggiava uno striscione con la scritta "Carparelli la tua grinta è il nostro orgoglio", a raccogliere l'ovazione della curva e ad abbracciare una gigantesca testa di toro. Un delirio collettivo. Era come uscire da un incubo. Pochi minuti prima, sul tabellone, era comparsa la notizia del pareggio del Perugia a Foggia, una mazzata che si aggiungeva alle difficoltà di un Torino che appariva come bloccato, nella mente e nei muscoli, dal peso della responsabilità. La perdita di Sommese, vittima dopo appena un quarto d'ora di una distorsione al ginocchio che potrebbe metterlo ko per il resto della stagione, induceva Reja a inserire Asta. E il nuovo arrivato falliva due incredibili pallegol, la prima alzando troppo la mira di testa, su perfetto cross dal fondo di Lentini (24'), la seconda di piede, su assist di Brambilla, con un tiro anticipato e centrale, facile preda di Balli. Non è la prima volta che Asta, generosissimo cursore, manda in fumo il lavoro suo e della squadra. Anche nella ripresa il Toro sciupava altre occasioni. Una con Lentini, servito benissimo da Asta, che sparacchiava alto davanti a Balli, e un'altra con Ferrante che tardava a tirare e poi crossava, reclamando invano il rigore per un "mani" involontario di Franceschini. Nelle ultime battute del match, dopo che Bucci per poco non faceva la frittata su un retropassaggio, Asta si mangiava il possibile 2-0, tirando sul portiere. Gli errori si erano sommati agli errori. Per l'affanno, più che per i limiti di una squadra che, malgrado tutto, ha trovato nell'orgoglio e in Carparelli l'arma vincente.