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Delle Alpi
18/04/1999
h.16.00
TORINO - REGGIANA 2-0 (2-0)
Torino
: Pastine, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Tricarico (all'81' Cudini), Scienza, Scarchilli, Sassarini (al 74' Crippa), Asta, Ferrante (al 78' Artistico), Lentini. A disposizione: Casazza, Sanna, Brambilla, Sommese. All.: Mondonico.
Reggiana: Pagotto, Shakpoke, Zini, Cevoli, Orfei, Cherubini (al 22' Carbone), Nemsadze, Allegretti, Bresciani, Protti (al 60' Aubameyang), Morello (all'84' Margiotta). A disposizione: Abate, Citterio, Cappellacci, Neri. All.: Varrella.
Arbitro: Cardella di Torre del Greco.
Reti: Bonomi 14', Ferrante 38'.
Spettatori: 15.434 di cui 10.713 abbonati e 4.721 paganti per un incasso di 120.735.000 lire.
Note: Ammoniti Fattori, Protti, Shakpoke, Orfei e Zini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 aprile 1999]
La legge del Delle Alpi torna a farsi rispettare. Bonomi & Ferrante, premiata ditta da gol, mettono in ginocchio la Reggiana in meno di 40 minuti e il Toro viaggia nuovamente in media promozione, tenendo a meno 3 la Reggina, terza, e portandosi a più 5 dal Lecce, quarto, e a più 6 dal Treviso, quinto. A completare il positivo bilancio della 30° giornata, ci sono i pareggi di Atalanta e Napoli, prossime avversarie dei granata, domenica prossima a Bergamo e poi nell'anticipo del 1 maggio in casa. Il trittico terribile verrà completato con la trasferta di Verona contro la capolista che ieri ha impattato a Andria ma è ormai fuori concorso e sta gestendo in tutta tranquillità il cospicuo vantaggio. Per il Toro era fondamentale liquidare la Reggiana sia per la classifica sia per uscire dallo stato confusionale in cui era precipitato nelle ultime partite. Mondonico accantonava la formula del doppio centravanti che, per funzionare al meglio, deve essere sostenuta da una squadra in piena salute psicofisica. La rinuncia ad Artistico, con Tricarico e Sassarini chiamati a proteggere le corsie laterali e il tridente Asta, Ferrante o Lentini ricompattava i reparti e garantiva un maggior equilibrio tattico. Anche la difesa si sentiva più protetti grazie al filtro che operava il centrocampo con l'attività di Scarchilli e Scienza e i ripiegamenti di Lentini e Asta. Ma si notava una maggior concentrazione da parte di tutti, in particolare tra i componenti il pacchetto di retroguardia messi sotto accusa dopo i gol che avevano portato in vantaggio la Lucchese, il Monza e il Pescara, nonché quello del ko di domenica scorsa in Abruzzo, con Pastine imputato numero uno. Il portiere, incoraggiato dalla Maratona dopo i primi sicuri interventi, si è riscattato, come tutta la squadra. E come Bonomi che, oltre a neutralizzare Morello e poi Margiotta, s'è tolto lo sfizio di sbloccare il risultato al 13', segnando il suo secondo gol in carriera dopo quello con il Chievo. Una capocciata a un metro dalla porta, sugli sviluppi di un corner di Lentini, corretto di testa da Scarchilli. Nulla poteva Pagotto, ex portiere del Perugia che la Maratona aveva coperto di fischi prima del via. Il guardalinee l'uso accusava uno stiramento al polpaccio, si faceva curare dal massaggiatore del Toro, ma al 23' si arrendeva invertendosi di ruolo con il quarto uomo, Biasutto. Il cambio non influiva sulla partita che Nucini teneva in pugno anche nei momenti caldi. E al 39' il Toro raddoppiava. Una punizione di Fattori spioveva in area dove Tricarico appoggiava di testa verso Ferrante che, approfittando di un liscio di Cevoli, colpiva di destro, con un secco diagonale. E portava a 21 i gol allungando il suo primato personale. Un bel gol. La Reggiana accusava il colpo e la quarantina di tifosi al seguito riaprivano la contestazione, con cori e insulti a giocatori, tecnico e società, e arrotolavano gli striscioni. Neppure il richiamo di Varrella nell'intervallo scuoteva gli emiliani da una sorta di rassegnazione, mista a fatalismo, visti i risultati positivi delle rivali per la salvezza. In avvio di ripresa era il Toro, con Asta, a sciupare una buona occasione. Poi Orfei si produceva in un gran numero e sparava di un soffio a lato. Era la prima e unica palla-gol costruita dagli ospiti. La supremazia del Toro era netta anche se il gioco non entusiasmava il pubblico. Altre opportunità per Asta e l'errante, poi Sassarini lasciava il campo in barella por una contusione ad un occhio, fortunatamente non grave, o veniva sostituito da Crippa. Nel finale, l'orgoglio della Reggiana produceva un gran destro di Carbone che centrava in pieno l'incrocio dei pali. Ma l'ultima emozione, si fa per dire, la procurava Artistico, subentrato a Ferrante da pochi minuti, facendosi parare un calcio di rigore concesso con molta fiscalità da Nucini per un fallo veniale di Pagotto su Crippa. Il tiro di Ciccio, debole o abbastanza centrale, consentiva a Pagottodi fare bella figura. Era il 14° penalty in campionato, tutti trasformali da Ferrante (11 su 11, nuovo record granata) e da Artistico (2), tranne l'ultimo. Ininfluente.