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Delle Alpi
16/05/1999
h.16.30
TORINO - CESENA 1-2 (1-2)
Torino
: Pastine, Cudini, Fattori, Maltagliati (all'80' Scienza), Tricarico, Brambilla (al 76' Sommese), Scarchilli, Sassarini (al 25' Artistico), Asta, Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Comotto, Minotti, Sanna. All.: Mondonico.
Cesena: Scalabrelli, Manzo (al 65' Serra), Rivalta, Baronchelli, Superbi, Romano (al 50' Agostini), Salvetti, Tamburini, Bonazzoli, Comandini, Graffiedi (al 27' Parlato). A disposizione: Armellini, Rocchetti, Monticciolo, Olivi. All.: Cavasin.
Arbitro: Bonfrisco di Monza.
Reti: Salvetti 5' (C), Comandini 21' (C), Scarchilli 45' (T).
Spettatori: 17.191 di cui 10.713 abbonati e 6.478 paganti per un incasso di 166.160.000 lire.
Note: Ammoniti Lentini, Artistico, Scienza, Rivalta, Manzo, Agostini, Scalabrelli e Superbi. Espulsi Tricarico al 32' e Baronchelli al 76'.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 maggio 1999]
Una domenica da incubo per il pubblico torinista. Una parata da dimenticare per il Toro, sconfitto, meritatamente, dal Cesena che compie tre passi avanti fondamentali verso la salvezza. La serie A non è; compromessa, ma è tutto più difficile per i granata poiché ci sono ben otto squadre racchiuse in un fazzoletto di sei punti, a quattro giornate dal termine. E il calendario propone tre scontri diretti, a Treviso e poi con il Brescia e la Reggina al Delle Alpi, intervallati dalla trasferta di Andria contro una Fidelis che non è ancora in zona-sicurezza. Il Toro non perdeva in casa dal 15 novembre scorso con il Pescara e dopo l'imprevedibile frenata di ieri e incalzato ad una lunghezza dal Lecce, a due da Reggina e Pescara, a tre dall'Atalanta, e a quattro dal Treviso cui dovrà rendere visita domenica prossima in una sorta di spareggio. E senza dimenticare il Brescia, a meno cinque, e non ancora fuori corsa. La serie B ci ha ormai abituati ai colpi di scena, così come per il Toro è diventata quasi una prassi partire con l'handicap al Delle Alpi. Era successo con Lucchese, Monza e Napoli e, ogni volta, la Mondo Band era riuscita a rimontare e ribaltare il risultato, fatta eccezione con i monzesi che, dopo 24', avevano ben tre gol di vantaggio. Ma quel 3-3, alla fine, andava addirittura stretto ai granata. Giusto, invece, il 2-1 per il Cesena che al 22' conduceva per 2-0 su un Toro che ha patito più del previsto l'assenza di Bonomi, il suo uomo più in forma. Cavasin, con una decisione coraggiosa, aveva schierato tre attaccanti, confermando il giovane talentino Grafficedi accanto a Comandini e Bonazzoli. Si era convinto che, solo osando, avrebbe potuto mettere in crisi il Toro. Ed ha avuto ragione. Salvetti, che è stato il migliore in assoluto per l'autorità con cui ha diretto le operazioni del Cesena a centrocampo, portava in vantaggio i romagnoli, dopo appena sei minuti, con una punizione imparabile, a fil di palo. La Maratona incitava senza sosta un Toro molle, inguardabile che incassava la seconda rete per una disattenzione generale della difesa. Salvetti smarcava sotto porta Comandini che, di sinistro, con un tocco rasoterra angolato, batteva Pastine, anticipandolo sull'uscita. Il nervosismo s'impossessava delle due squadre e fioccavano le ammonizioni che, alla fine, erano ben dieci, con due espulsi, Tricarico e Baronchelli, per doppio cartellino giallo. Tricarico lasciava in dieci i compagni sullo 0-2 e tutto diventava più difficile. Mondo toglieva Sassarini, aggiungendo una punta, Artistico, ad un attacco che non pungeva perché Ferrante era convalescente dal malanno muscolare e si era allenato poco in settimana. Cavasin si premuniva mettendo Parlato per Graffiedi. Da un'azione di Artistico scaturivano il fallo su Ferrante e la punizione che Scarchilli, in zona recupero (47'), trasformava. Un gol che rianimava il Toro. Nonostante l'inferiorità numerica, i granata aggredivano in forze il Cesena e, in contropiede, rischiavano il tracollo. Ancora Salvetti l'ispiratore. Un suo lancio profondo metteva Bonazzoli davanti a Pastine ma il gigante, a porta vuota, centrava la base del montante. Sembrava un segnale che il Toro ce l'avrebbe fatta anche questa volta. Invece, anche se al 26' l'arbitro espelleva Baronchelli, mancavano le energie e la lucidità necessarie per andare ancora a segno con successo. Ci provava Artistico, ma un suo tiro ravvicinato era deviato in corner da un difensore e un'altra conclusione al volo era abbondantemente fuori bersaglio. Il finale era incandescente, con mischie furibonde, il Toro caricava a testa bassa, alla cieca. E, al fischio finale di Bonfrisco, anche il pubblico fischiava i granata. Per il Cesena l'ovazione e il "grazie ragazzi" di trecento tifosi, per il Toro tutto, o quasi, da rifare.