WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Delle Alpi
28/11/1999
h.15.00
TORINO - PERUGIA 0-1 (0-1)
Torino
: Bucci, Bonomi, Cruz, Diawara, Tricarico (al 58' Asta), Brambilla, Mendez, Coco (al 74' Ficcadenti), Sommese (all'83' Pinga), Ivic, Lentini. A disposizione: Nista, Cudini, Edman, Crippa. All.: Mondonico.
Perugia: Mazzantini, Hilario, Ripa, Calori, Materazzi (al 56' Rivalta), Ba (al 91' Sogliano), Bisoli, Tedesco, Esposito, Nakata, Amoruso (al 75' Melli). A disposizione: Pagotto, Campolo, Olive, Cappioli. All.: Mazzone.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.
Reti: Calori 45'.
Spettatori: 19.208 di cui 13.233 abbonati e 5.975 paganti per un incasso di 195.585.000 lire.
Note: Ammoniti Tricarico, Brambilla, Bonomi, Sommese, Hilario e Ripa. Angoli 6-2 per il Torino, recupero 2' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 29 novembre 1999]
La puntualità della testa di Alessandro Calori all'appuntamento con una punizione radiocomandata di Nakata ha sfatato un tabù regalando al Perugia la prima vittoria sul campo del Torino ed ha interrotto, dopo sei giornate, la serie positiva della squadra di Mondonico. Un risultato giusto e meritato quello colto dalla squadra di Mazzone, perché il Torino, per quanto cuore ci abbia messo e per quanto abbia fatto soffrire nel finale la difesa umbra, non è mai riuscito a creare una palla-gol limpida nell' arco della partita. Indubbiamente la squadra granata ha delle validissime attenuanti, come l' indisponibilità contemporanea di tutte e tre le punte di ruolo della rosa a dispozione di Mondonico (gli squalificati Ferrante e Artistico e l'infortunato Silenzi) e di altre tre pedine fondamentali come Pecchia, Scarchilli e Maltagliati. Ma l'impotenza mostrata in fase offensiva non è figlia solo di queste assenze. Il guaio è che la squadra di Mondonico - dopo aver illuso con una partenza volenterosa - ha disputato un primo tempo molle e lasciando che il Perugia prendesse una sempre più evidente supremazia sul piano dell' iniziativa, dalla razionalità delle geometrie e della fantasia. Dopo un paio di tentativi di Brambilla (4' e 25') e un tentativo di penetrazione di Ivic sventato da Ripa (17') è stato il Perugia a prendere il sopravvento, sulla spinta di Bisoli e Tedesco e sulle invenzioni di Nakata che cercava Amoruso o gli inserimenti dei compagni. Di testa hanno mancato il bersaglio Nakata e Amoruso senza che il Torino riuscisse più a rendersi pericoloso e proprio alla fine del primo minuto di recupero, Nakata conquistava una punizione dal limite e pennellava per la testa di Calori, colpevolmente dimenticato da Diawara. Bucci respingeva la prima conclusione ma nulla poteva sul destro con cui lo stesso Calori ribadiva in rete il pallone (46'). Nella ripresa il Torino entra in campo più carico e determinato ma con gli stessi difetti del primo tempo: i giocatori fanno poco movimento senza palla, la manovra corale fatica a decollare, quando un granata è pressato dai raddoppi degli avversari raramente riceve un aiuto dai compagni. Ieri poi Sommese e Lentini non erano molto ispirati sicché raramente sono riusciti a superare l'avversario, e quando mettevano la palla in mezzo non c'erano altri colpitori che non i difensori perugini a raccoglierla. Ivic, quando riusciva a catturare la palla non trovava un compagno con cui scambiare. Sicché creare pericoli per Mazzantini diventava via via un' impresa da catalogare fra i miracoli. Il falso tridente poi, causa la staticità degli esterni, sbarrava la strada a possibili sovrapposizioni per arrivare ai cross dal fondo. In questa situazione il Torino caricava con rabbia ma senza autentica pericolosità e il Perugia mancava in due o tre occasioni con Amoruso e Nakata il colpo del kappaò. Mondonico sganciava Diawara senza cambiare la sostanza delle cose, non pensava di provare - perso per perso - a mandare una ''torre'' in area. E troppo tardi inseriva il diciottenne brasiliano Pinga, al suo esordio in campionato. Proprio Pinga costruiva un paio di clamorose palle gol, ma sulla prima la rovesciata di Lentini era facile preda di Mazzantini (40') e sulla seconda il portiere perugino si accartocciava sulla conclusione potente ma centrale di Diawara (44'). Troppo poco e troppo tardi per poter sperare di raddrizzare la partita. Per fortuna domenica, all' inizio del suo tour de force, il Toro ritroverà almeno Artistico, e con una punta di ruolo, certi difetti strutturali dovrebbero penalizzarlo di meno. In quanto al Perugia, pur privo di un contropiedista come Rapaic, conquistando la sua seconda vittoria esterna, ha confermato di gradire particolarmente gli impegni esterni, grazie alla capacità di alcuni suoi uomini, Tedesco e soprattutto Nakata, di verticalizzare con straordinaria efficacia e alle capacità tecniche di Nicola Amoruso, protagonista di un buon primo tempo anche se penalizzato dalla mancata realizzazione dell' occasione offertagli da Ba nella ripresa.