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Delle Alpi
16/09/2000
h.20.45
TORINO - MILAN 1-3 (0-1)
Torino
Bucci, Bonomi, Mandelli, Galante, Cudini, Tricarico (al 56' Schwoch), Mendez, Venturin, Sommese (al 64' Panarelli), Ferrante, Pinga (all'80' Maspero). A disposizione: Pastine, Castellini, Jurcic, Semioli. All.: Simoni.
Milan Rossi, Chamot (al 56' Giunti), Roque Junior, Sala, Guly, De Ascentis, Brncic, Serginho, Leonardo (al 56' Bierhoff), Saudati, Aliyu (all'85' Helveg). A disposizione: Fiori, Coloccini, Beloufa, Antonini. All.: Zaccheroni.
Arbitro: Borriello di Mantova.
Reti: Guly 42', 88' (M), Bierhoff 59' (M), Pinga 73' (T).
Spettatori: 9.878 paganti per un incasso di 269.365.000 lire.
Note: Ammoniti Tricarico, Pinga, Sala e Serginho.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 17 settembre 2000]
Il Milan si allena con impegno, il Torino vorrebbe vincere ma proprio non può, troppo leggero in attacco per fare davvero paura. E infatti vincono (3-1) con il minimo sforzo le riserve rossonere impreziosite dall'estro, persino un po' annebbiato, di Leonardo, Guly e Serginho. "Ma nel primo tempo abbiamo giocato male: nella ripresa fortunatamente lo spirito è cambiato. D'altronde lo avevo detto: il Toro è squadra da A, e la partita lo ha confermato" dirà Zaccheroni a fine partita. All'inizio la partita la tengono accesa i soliti commoventi tifosi della curva Maratona, le invenzioni del piccolo genio di Pinga - il migliore dei suoi - e le fughe sulla fascia di Sommese da una parte e del velocissimo Aliyu dall'altra. Più vivo e divertente il secondo tempo, paradossalmente, quando il risultato dice già a chiare lettere la verità: gli undici del Milan sono tutti singolarmente superiori ai giocatori di casa. E in più, la squadra di Zaccheroni mostra schemi che il Torino non sa trovare neppure per sbaglio. I granata giocano con un misto di orgoglio, timore e voglia di fare, al Milan basta essere ordinato accelerare ogni tanto. Simoni si cautela da possibili figuracce, schierando quattro difensori: tre marcature a uomo e Bonomi dietro ai compagni, da libero all'antica. Non basta. Quando il Milan affonda, lo fa sempre pericolosamente e senza bisogno di grande dispendio di energie. Alla fine del primo tempo, Guly, in assoluto il migliore in campo, va via a tre giocatori prima di segnare con un tiro incrociato non irresistibile. Bucci, uno dei giocatori di maggior prestigio del Torino, ieri non era in serata. Mentre Sebastiano Rossi ha salvato il risultato su un bel colpo di testa di Galante. La differenza fra le due squadre non la poteva colmare soltanto il cuore. Nel secondo tempo Bierhoff ci metteva appena 12 minuti a far sentire il suo peso con un gol di testa, alla sua maniera, da opportunista. Il terzo gol del Milan è stato un contropiede bello davvero, innescato dal croato Brncic, nome impronunziabile e piedi buoni, e finalizzato dal solito Guly, un giocatore atipico, che può sembrare meno forte di quel che in realtà è. Ferrante non si è mai visto e Schwoch, entrato nella ripresa al posto di Tricarico, non ha lasciato un segno sulla partita. Saudati, dopo un'ora da latitante, ha fatto intravedere le sue qualità. Ma la verità è che alle riserve del Milan è bastato davvero poco per vincere. Del resto questo Toro senza né capo né coda, sta faticando dannatamente anche in serie B.