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Delle Alpi
05/11/2000
h.15.00
TORINO - SIENA 1-1 (0-1)
Torino
: Bucci, Fattori, Delli Carri, Mandelli, Mendez (al 70' Asta), Scarchilli (al 57' Venturin), De Ascentis, Castellini, Pinga, Ferrante, Colombo. A disposizione: Pastine, Bonomi, Brambilla e Semioli. All.: Camolese.
Siena: Gianello, Traversa (al 67' Cesari), Voria, Mignani, Radice, Cavallo, Colasante, Argilli, Arcadio, Tiribocchi, Pagano (al 70' Sciaccaluga). A disposizione: Macini, Zilic, Misso, Morello. All.: Sala.
Arbitro: Morganti di Ascoli.
Reti: Pagano 36' (S), Ferrante 48' rig. (T).
Spettatori: 13.976, di cui 10.254 abbonati e 3.722 paganti per un incasso di 100.650.000 lire.
Note: Ammoniti Fattori, Scarchilli, Delli Carri e Mendez.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 novembre 2000]
Toro a due facce. Soffrendo le pene dell'inferno, ha impattato con il Siena, simpatica matricola della serie B con al seguito un migliaio di tifosi entusiasti, come quando vivono il loro Palio storico. Irriconoscibile, paralizzato dalle sue paure, il Toro è andato sotto di un gol realizzato da Pagano nel primo tempo. Sommerso dai fischi del suo pubblico, che già prima del via contestava la squadra con uno striscione assai duro esposto in un largo settore vuoto della curva Maratona senza bandiere, ha rimontato su rigore trasformato da Ferrante. Un rigore concesso con molta severità da Morganti per un fallo veniale di Voria ai danni del capitano torinista, così come era inesistente il corner dal quale era scaturito l'1-0. Sull'1-1, il Toro si è sbloccato e ha disputato ima ripresa gagliarda, specie dopo l'ingresso di Venturin e Schwoch al posto di Scarchilli e Ferrante, mancando con Mendez il matchball. Alla fine, avrebbe anche meritato di vincere, ma il pari premia, giustamente, un Siena ben disposto tatticamente da Sala che messo in difficoltà un Toro in crisi d'identità e ancora più frustrato per lo ''sciopero'' dei tifosi. Camolese aveva scelto Colombo, una ''torre'', come partner di Ferrante, tenendo inizialmente Schwoch in panchina. Colombo è un centravanti, come Ferrante, ma è più mobile, più disponibile al sacrificio anche se è ancora acerbo. A centrocampo c'era Mendez, sulla fascia destra, al posto di Tricarico, colpito da un grave lutto familiare per la perdita del padre. E in difesa, escluso Bonomi, i due stopper erano Delli Carri e Mandelli. Poco gioco e tanta noia nella prima mezz'ora. Il gol di Sommese (autore di una doppietta decisiva) a Napoli infiammava di nostalgia il pubblico. La prima azione decente si registrata al 27' su combinazione Pinga, Ferrante, De Ascentis il cui tiro trovava un difensore avversario sulla traiettoria. Ben più pericolosa l'azione senese impostata da Pagano e rifinita da un cross basso sotto porta di Arcadio per Tiribocchi che, con Bucci fuori causa, arrivava di un nulla in ritardo all'appuntamento con il pallone. Puntualissima, invece, sul corner di Argilli, era la girata di testa di Pagano che s'infilava tra Scarchilli e Delli Carri e bruciava Bucci. Esplodeva la gioia dei sostenitori toscani. E a curva granata, inferocita, intonava: ''Siete ridicoli''. Quasi allo scadere, Morganti ignorava un ''affondamento'' di Voria su Ferrante. E in apertura del secondo tempo, compensava fischiando-un calcio di rigore per un intervento dello stesso Voria su Ferrante (3'). Dal dischetto. Ferrante segnava, con brivido, il suo settimo gol: Gianello intuiva il tiro non forte e neppure troppo angolato, toccava il pallone con le gambe senza impedirgli di varcare la linea bianca. Il Toro si scuoteva dal torpore. E dopo una parata di Bucci su Arcadio, e i due cambi operati da Camolese con Venturin e Schwoch per Scarchilli e Ferrante, si assisteva ad un'offensiva tambureggiante dei granata. Schwoch, applaudito come Pinga, imprimeva un cambio di marcia e serviva un pallone d'oro a Mendez che sparava dritto sul portiere (24'). Cresceva anche De Ascentis e si assisteva a scampoli di gioco di buona fattura. Un colpo di testa di Schwoch trovava Gianello piazzato. Il portiere bianconero bloccava anche un sinistro basso di Pinga. Poi Delli Carri non arrivava in tempo a deviare in porta una punizione di Pinga. All'assedio partecipava anche Fattori che di testa impegnava Gianello, ma il risultato non cambiava più. Persa un'altra occasione di rilancio, il Toro accusa otto lunghezze di svantaggio dalla zona-promozione, alla decima giornata. Per ora, più che alla serie A, deve pensare alla salvezza. Un punto in casa con il Siena è un magro bottino ma muove l'anemica classifica, anche se il Toro è quart'ultimo, sempre in zona-retrocessione. Quel che più conta è la reazione avuta dai granata quando stavano affondando. Un segnale. Forse è scoccata la scintilla che alimenta il sacro fuoco senza il quale, nella serie cadetta, non si va lontano.