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Delle Alpi
19/11/2000
h.15.00
TORINO - CROTONE 1-0 (1-0)
Torino
: Bucci, Bonomi, Fattori, Delli Carri, Cudini, Asta, De Ascentis, Venturin, Pinga (al 79' Semioli), Ferrante (al 68' Schwoch), Colombo (al 68', Galante). A disposizione: Pastine, Mandelli, Tricarico, Brambilla. All.: Camolese.
Crotone: Cesaretti, Pecorari (al 34' Sant'Anna, al 73' Florijancic), Porchia, Cyprien, Giampà, Ametrano, Superbi, Cardinale, Fialdini (al 46' Pagliarini), Ambrosi, Deflorio. A disposizione: Piazza, Leono, Nocerino, Sculli. All.: Papadopulo.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Ferrante 23'.
Spettatori: 17.774, di cui 10.292 abbonati e 7.482 paganti per un incasso di 109.493.000 lire.
Note: Ammoniti Porchia, Fialdini, Colombo, Cesaretti, Delli Carri e Superbi.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 20 novembre 2000]
Sarebbe stata soltanto una partita penosa e di una noia mortale: né la prima né probabilmente l'ultima per questo Toro disperato, involuto e abbandonato dai tifosi. Invece, grazie ai dieci minuti finali, è diventata una prova lampante di inciviltà. Torino-Crotone si è chiusa in rissa, con Cyprien che ha cercato di colpire con un pugno Schwoch a pochi metri dagli spogliatoi. "Non mi pento di quello che ho fatto", ha spiegato più tardi il difensore francese del Crotone, che aveva giocato nel Torino di Calleri alla fine degli anni ottanta. ''Schwoch mi ha detto: Sei un negro di merda, torna in Africa''. Il mio è stato un attimo di follia, ma di follia assolutamente motivata. E poi, quando sono stato insultato, l'arbitro non ha detto niente''. Il Crotone ha annunciato che sporgerà denuncia, il presidente Raffaele Vrenna ha spiegato: ''Quello che è successo è vergognoso. Prenderemo tutti i provvedimenti per fare chiarezza. Il nostro difensore ha reagito sotto il peso di insulti pesantissimi'' . Stefan Schwoch, però, nega tutto: "Non ho detto niente del genere. Le accuse contro di me sono assolutamente false" . Sullo sfondo di questa tristezza, c'è un partita bruttissima da raccontare. E' vero: alla fine ha vinto il Torino (10 gol di Ferrante) ed è una notizia perché non succedeva da quarantadue giorni e questa è la prima vittoria di Camolese, l'allenatore chiamato dalle giovanili per salvare il salvabile. Ma il fatto è che c'è davvero poco da salvare in questo Torino, a parte il risultato, c'è poco di cui rallegrarsi, a meno che non ci si voglia aggrappare anche al più spento barlume di luce per non credere al buio. Quella contro il Crotone è stata una partita da oratorio: 4 tiri in porta in tutto, sempre del Torino, 6 ammoniti, continue scaramucce, neanche lo straccio di un'idea. Figurarsi il gioco. La squadra calabrese schierava con il numero nove Alessandro Ambrosi: un centravanti che dava l'impressione di avere molta più confidenza con la pizza che con il pallone. Lento, bolso, sgraziato. Il Toro, in quel ruolo, ha rispolverato Marco Ferrante, che avrà tutti i difetti del mondo, ma al confronto è un fuoriclasse e poi - particolare tutt'altro che trascurabile - segna quasi sempre. Infatti ha segnato anche ieri, di testa sotto porta, dopo una fuga sulla fascia destra di Asta, tanto estemporanea quanto efficace. Era il 22' minuto del primo tempo. Poi, il nulla. E tutt'intorno, palloni tirati a casaccio, paura e confusione.