Delle Alpi

03/12/2000

h.15.00

TORINO - RAVENNA 2-1 (1-0) Torino: Bucci, Bonomi, Fattori, Delli Carri, Castellini, Asta, Venturin, De Ascentis, Pinga (al 46' Maspero), Ferrante (al 56' Schwoch), Colombo (all'85' Tricarico). A disposizione: Pastine, Cudini, Galante, Brambilla. All.: Camolese. Ravenna: Sarti, Dall'Igna, Cristante, Serao (al 75' Colacone), Atzori, Tentoni (all'87' Bertarelli), Pregnolato, Chomakov, Dell'Anno, Scapolo (al 56' Tacchi), Vecchiola. A disposizione: Calderoni, Lamonica, Pergolizzi, Casanova. All.: Rumignani. Arbitro: Serena di Bassano del Grappa. Reti: Colombo 23' (T), Cristante 56' (R), Delli Carri 66' (T). Spettatori: 11.987, 10.292 abbonati e 1.695 paganti per un incasso di 34.245.000 lire. Note: Ammoniti Bonomi, De Ascentis, Pregnolato, Atzori e Tentoni; espulsi Venturin per proteste, Bonomi per fallo di reazione e Sarti per fallo da ultimo uomo. Cronaca [Tratto da La Stampa del 4 dicembre 2000] Contava il risultato. Tre punti, per dare un calcio alla crisi e compiere un piccolo salto in avanti, verso una zona di classifica più tranquilla. Il Toro ha fatto pesare il fattore-campo sul Ravenna anche con il concorso del suo pubblico, ma le sofferenze continuano per la squadra di Camolese che, nella dura trasferta sul campo del lanciatissimo Cagliari, nell'anticipo di venerdì sera, sarà priva di ben tre titolari: Venturin e Bonomi, espulsi ieri nel finale, e De Ascentis, ammonito e squalificato perché già diffidato. L'organico non manca di alternative, a cominciare da Maspero che ieri è stato rispolverato a sorpresa e si è rivelato prezioso, per continuare con Brambilla, Mendez, Cudini, Galante e Mora. Dicembre, il mese di passione, s'è dunque iniziato con una vittoria pagata a caro prezzo. In nove contro undici e poi in nove contro dieci per l'espulsione di Sarti, i granata hanno portato a termine una missione più difficile del previsto contro l'ultima della classe, che Rumignani aveva schierato con un catenaccio degno del Padova di Nereo Rocco, anche se in chiave più moderna. Per il Toro un'altra partita delicatissima, con la Maratona in sciopero per una decina di minuti, preceduti da fischi (e anche da applausi per Asta, Venturin, De Ascentis e Colombo) all'annuncio della formazione. C'era tanta paura di sbagliare tra i granata. Il pallone scottava tra i piedi e gli errori non si contavano, in ogni zona del campo, reso appiccicoso da una pioggerella uggiosa. Si assisteva a una sorta di ping-pong sino al 18' quando una punizione di Pinga veniva incornata a lato da Colombo. Con Pinga in giornata di scarsa vena e con Ferrante "strangolato" dalla morsa Atzori-Cristante, il canovaccio tattico del Toro non poteva prescindere dallo sfruttamento delle corsie laterali e dai cross destinati alla testa di Colombo. E, da un traversone dal fondo di Castellini, scaturiva il gol granata. Sarti respingeva ma non tratteneva la schiacciata di Colombo che ribatteva in rete. Azione da manuale del calcio. Era il 23'. E la curva esultava ma, pochi minuti dopo, tremava su un'incursione di Vecchiola che approfittava di uno sbandamento della retroguardia torinista e offriva un assist-gol a Scapolo il cui sinistro, rasoterra, sfiorava il montante. E poi Bucci usciva tempestivamente fuori area per anticipare Vecchiola. Brividi, senza danni. Neppure Ferrante faceva male al Ravenna con un tiro senza pretese anziché passare il pallone allo smarcato De Ascentis. Mancava il colpo del ko al Toro che all'11 della ripresa veniva regolarmente castigato: Cristante, favorito da un errore di Castellini, da pochi passi, di sinistro, insaccava tra palo e portiere. Usciva Ferrante, fischiatissimo, ed entrava Schwoch. Fischi anche per Delli Carri, dopo un passaggio sbagliato. Ma era proprio lo stopper a riscattarsi segnando il matchball al 22'. Su corner di Maspero, subentrato a Pinga dopo l'intervallo, Delli Carri con la fronte infilava sotto la traversa. Sul 2-1 il Toro si rianimava e Sarti evitava il terzo gol su sinistro ravvicinato di Colombo. In contropiede, il Toro non sfruttava al meglio una grossa occasione con Asta che non si avvedeva di Schwoch, ben appostato, e sballava il passaggio. Venturin protestava con l'arbitro e finiva in anticipo negli spogliatoi (41'). Al 45' stessa sorte per Bonomi che, già ammonito, alzava il gomito sulla faccia di Tacchi. La situazione si faceva drammatica per il Toro in nove con quattro minuti di recupero. Anche Camolese, che reagiva verbalmente a un richiamo di Gregori, il quarto uomo, rischiava di essere espulso. Gregori si limitava a riferire al guardalinee quanto aveva sentito e l'allenatore rimaneva al suo posto, in panchina. E toccava a Sarti, dopo aver fermato fallosamente Asta, vedersi sbandierare il cartellino rosso sul viso. Tacchi indossava la sua maglia e si piazzava tra i pali, giusto in tempo per parare un'insidiosa punizione di Maspero. Poi arrivava, liberatorio, il triplice fischio dell'arbitro. La fine di un incubo. Il mese di passione parte con una vittoria pagata a caro prezzo.