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Delle Alpi
18/02/2001
h.15.00
TORINO - TREVISO 1-0 (0-0)
Torino
: Bucci, Garzya, Fattori, Delli Carri, Asta, Venturin, De Ascentis, Tricarico, Maspero (all'85' Semioli), Schwoch, Colombo (al 72' Artistico). A disposizione: Pastine, Cudini, Mora, Jurcic, Pinga. All.: Camolese.
Treviso: Fortin, Bianco, Centurioni, Bellucci, Ballarin, Pizzi, Viviani (al 78' Foggia), Bosi, Longhi, Morante (al 59' Rocchi), Murgita (al 69' Fanesi). A disposizione: Cossalter, Tedoldi, Minotti, Gobbi. All.: Sandreani.
Arbitro: De Santis di Tivoli.
Reti: Fattori 55'.
Spettatori: 14.454 di 10.292 abbonati e 4.162 paganti per un incasso di 105.595.000 lire.
Note: Ammoniti Bosi e Bellucci, angoli 9-0 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 19 febbraio 2001]
L'incubo è durato cinquantasei lunghissimi minuti, per lo più consumati a respingere l'idea che il Toro avesse svoltato verso il suo passato, che un'avanguardia sopravvissuta del simonismo si fosse di nuovo impossessata di questa squadra che fino a due settimane fa sembrava imbattibile, e adesso pareva di nuovo una fragile compagnia di modestissimi operai del pallone. Per quell' ora scarsa, i granata avevano affrontato il Treviso senza nemmeno sfidarlo, ma invitandolo a un confronto sul nulla palleggiandosi stancamente una partita di orrori e sbadigli, di noia e paura: che fosse tornato il brutto Toro dei vecchi tempi? Poi, nel buio, un lampo: l' unico cross azzeccato da Asta e un colpo di testa di Fattori, elemento di disturbo nel preciso grigiore generale. Il libero, in avanscoperta improvvisata dopo che lui stesso aveva avviato la manovra, non avrebbe dovuto essere lì, e per la presenza imprevista i difensori veneti non erano attrezzati. Meno di loro, il portiere Fortin, che è uscito in maniera goffa e sconclusionata, facendosi superare dal difensore avversario, che ha strappato alla miseria questi tre punti che poi alla fine varranno un tesoro. Tolta l'azione nel gol, in quel mare di noia non s' è verificato nient' altro, se non delle preoccupanti riflessioni sull'involuzione granata. Ieri Camolese aveva di fronte a sé una delle pratiche più sbrigative che gli capiteranno nel girone di ritorno, ma i suoi giocatori non si sono mai elevati dalla mediocrità dell'avversario, peraltro talmente scarso (e impostato da Sandreani senza neanche un'idea sopra le righe) da non riuscire nemmeno ad entrare in area. Il Toro ha probabilmente pagato le assenze dell' unico suo centrocampista di ritmo, Brambilla, e di Castellini, il solo degno padrone della fascia sinistra: Mora è un' alternativa impresentabile, Tricarico soltanto un ripiego. Prima del gol, i granata avevano suscitato appena un paio di timidissimi brividi: una girata di Schwoch finita fuori e una combinazione Maspero-Colombo neutralizzata da Fortin. La colpa del Treviso è stata la passività: i veneti si sono adeguati al moscio andazzo, confidando che il tempo passasse più rapidamete del previsto. E quando Fattori li ha inchiodati alla loro timidezza, la ribellione al destino è stata vacua, quindi vana. Sandreani ha cambiato i due attaccanti e ne ha aggiunto un terzo, riuscendo soltanto a produrre un tentativo di Fanesi sibilato a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Bucci. Non abbastanza per rivendicare qualcosa, tant'è vero che nel finale Schwoch assistito da Artistico meglio di quanto gli fosse accaduto con Colombo si è scrollato di dosso la sua apatia offrendo a Semioli la palla del raddoppio, regolarmente sprecata. E' finita così con una gioia pallida e un po' di preoccupazione: ma questa era la squadra che ne ha vinte otto o quella che non sapeva vincere mai?