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Delle Alpi
10/05/2001
h.20.45
TORINO - CAGLIARI 2-0 (1-0)
Torino
: Bucci, Bonomi, Cudini, Delli Carri, Castellini, De Ascentis, Brambilla (al 78' Diawara), Asta, Maspero, Calaiò (al 60' Colombo), Schwoch. A disposizione: Nista, Garzya, Mendez, Pinga, Artistico. All.: Camolese.
Cagliari: Scarpi, Lopez, Abejon (al 62' Villa), Grassadonia, Buso, Pinna, Conti, Esposito (al 55' Cammarata), Lucenti, Suazo, Mayelé. A disposizione: Castelli, Medri, Soro, Capone. All.: Materazzi.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: Delli Carri 29', Aut.Grassadonia 57'.
Spettatori: 20.374 di cui 10.292 abbonati e 10.082 paganti per un incasso di 277.095.000 lire.
Note: Ammoniti Conti, Esposito, Modesto, Colombo, Grassadonia e Buso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 11 maggio 2001]
Solo, al comando, a quota 64. Per un giorno, il Toro guarda le avversarie dall'alto al basso e dà ragione al patron Francesco Cimminelli che l'aveva previsto, e in tempi non sospetti. Dopo tre pareggi casalinghi consecutivi, i granata hanno riconquistato il Delle Alpi piegando un Cagliari battagliero (ben cinque i rossoblu ammoniti) con un gol per tempo, firmati da Delli Carri e da un'autorete di Grassadonia. Un successo pesante per un Toro in emergenza. A fine gara, Camolese, osannato dal pubblico, ha elogiato il gruppo: "E' straordinario. Da sei mesi fa risultati. Giocando così la promozione si avvicina sempre di più". Difesa rivoluzionata, con Bonomi al rientro dopo più di cinque mesi e in un ruolo, quello di libero, che ha occupato saltuariamente, e con Calaiò, bomber della Primavera, già autore di due gol preziosi in trasferta, per la prima volta titolare in casa. Un Toro votato alla vittoria. Materazzi lasciava inizialmente l'ex Cammarata in panchina e schierava i due mori, Suazo e Mayelè, per colpire di rimessa. Ma era il Toro a costruire un'occasione già al 2'. Da Castellini in avanti per Schwoch il quale, anziché passare a Maspero smarcato in buona posizione, preferiva tirare: il destro, sballato, si perdeva sul fondo. Il Toro andava in percussione e Delli Carri, sugli sviluppi di un corner, incornava alto. Identica sorte per Calaiò su un bel traversone di Asta, deviato da un cagliaritano. C'era troppa frenesia, a scapito della precisione, nelle offensive dei granata incitati incessantemente dalla Maratona che aveva dato vita, prima del via, a una spettacolare coreografia per celebrare le nozze d'oro dei Fedelissimi di Ginetto Trabaldo con il Toro. Dopo l'intervallo, in curva comparivano striscioni fortemente polemici verso l'autorità cui si ascrivono le diffide di Genova per la gara con la Sampdoria. La partita era vibrante. Un fallo di Conti (figlio dell'ex romanista Bruno) su Schwoch procurava una punizione contro il Cagliari: la batteva Maspero, con un violento rasoterra che Scarpi intercettava ma non tratteneva e Calaiò, contrastato fallosamente da Abeijon, bucava davanti alla porta. Su rovesciamento di fronte, era Bucci con un'uscita a rischio, a stroncare un'incursione di Lucenti. Un piovasco improvviso rendeva viscido il terreno complicando gli scatti, le piroette e i dribbling di Schwoch nonché i recuperi di Delli Carri, che si faceva superare da Suazo senza danni per Bucci. Delli Carri si prendeva la rivincita sbloccando il risultato alla mezz'ora con mia poderosa capocciata su una calibratissima punizione laterale di Maspero. Un autentico invito a nozze per lo stopper che intepretava al meglio un copione provato e riprovato negli allenamenti. Il Toro insisteva per piazzare il colpo del ko. Un centro basso di Castellini era girato fuori di poco da Calaiò. Il Cagliari non ci stava a fare da comparsa e al 40' un'incursione di Buso procurava un brivido a Bucci: il pallonetto dell'ex juventino, che ora fa il centrocampista ma non ha dimenticato la sua origine di attaccante, sorvolava di due spanne la traversa. Più precisa, in apertura di ripresa, una rasoiata di Conti, su punizione, che trovava Bucci ben piazzato. Bravissimo anche Scarpi a bloccare una botta ravvicinata di Schwoch che aveva superato in slalom tre avversari fallendo solo l'appuntamento con il gol. Ci pensava Grassadonia (13') a superare Scarpi, girando di testa nella propria porta un cross di Brambilla. Classica autorete. Camolese replicava a Materazzi, che aveva sostituito Esposito con Cammarata, inserendo Colombo per Calaiò. Altro cambio tra i sardi: Villa per Abeijon. E gran parata di Bucci su insidiosissimo caldo piazzato di Conti. Altre due staffette, una per parte: Modesto per Mayelé e Diawara per Brambilla. C'era un principio di rissa tra Colombo e Modesto, entrambi ammoniti. II. Cagliari non mollava e Bucci, in zona-recupero, negava il punto della bandiera a Cammarata e si meritava l'ovazione della Maratona che intonava: "Ce ne andiamo in serie A".