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Delle Alpi
23/09/2001
h.15.00
TORINO - INTER 0-1 (0-0)
Torino
: Bucci, Galante, Fattori, Delli Carri, Asta, De Ascentis, Brambilla (all'81' Pinga), Castellini, Maspero (al 71' Vergassola), Osmanovski (all'85' Calaiò), Lucarelli. A disposizione: Sorrentino, Garzya, Comotto, Venturin. All. Camolese.
Inter: Toldo, Zanetti, Simic, Materazzi, Georgatos, Seedorf (al 79' Vivas), Di Biagio, Dalmat, Guly (al 71' Emre), Ventola (all'84 Adriano), Kallon. A disposizione: Fontana, Gresko, Okan, Ronaldo. All. Cuper.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Kallon 72' rig.
Spettatori: 27.284 di cui 11.594 abbonati e 15.690 paganti per un incasso di 699.950.000 lire.
Note: Ammoniti Delli Carri e Materazzi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 settembre 2001]
Un rigore trasformato da Kallon spinge l'Inter in vetta, dopo due anni di attesa. E il Toro, alla seconda sconfitta casalinga consecutiva, è penultimo a pari merito con il Perugia. La differenza l'ha fatta un fallo inutile quanto ingenuo dell'ex Galante su Ventola al 27' della ripresa. Episodio decisivo nel quadro di una partita che il Toro stava meritando di pareggiare. La volontà, l'impegno e la buona organizzazione dei granata non sono bastati. Il Toro ha dato segnali di impotenza. Solo al terzo minuto di recupero, Toldo compiva una vera parata alzando sopra la traversa un'incornata del giovane Calaiò, subentrato a Osmanovski nel finale. Lo svedese, con il suo movimento perpetuo, aveva messo in difficoltà la difesa, ma l'attacco non affondava i colpi poiché Lucarelli era costantemente anticipato sia di testa che di piede dal gigantesco Materazzi. La condizione di forma approssimativa del bomber torinista non giustifica la pochezza offensiva. C'è bisogno di una punta rapida, con il fiuto del gol, da affiancare a Lucarelli. Poiché Ferrante à sul mercato, salvo ripensamenti, e non sarà facile reperire un attaccante di qualità, c'è da capire cosa vale Franco. In settimana si deciderà il destino dell'uruguayano per il quale il Penarol reclama la prima rata. Franco, preoccupato anche per le condizioni di salute della madre, ha bisogno di capire se è un giocatore del Toro e Camolese deve sapere se può disporre di questo attaccante con piedi magari un po' grezzi ma che ha velocità e potenza e, per il contropiede, può essere un'arma in più. Ieri, sotto la pioggia, il problema del gol è venuto a galla. In avvio, il Toro si batteva con la consueta determinazione, concedendo poco o nulla all'Inter. Il gioco convergeva su Asta rendendo la manovra prevedibile. Poi Brambilla svariava sulla sinistra su Castellini e, di rimessa, il Toro teneva in allarme Toldo, senza impegnarlo. Ed era l'Inter, su capovolgimento di fronte, a costruire la prima grossa palla-gol. Dalmat serviva Ventola, scattato sul filo del fuori gioco. Ventola però tentava lo stop di petto e perdeva l'attimo fuggente per tirare. Il Toro non ci stava e Asta, su lancio di De Ascentis, sparava di poco a lato. Il primo tempo si chiudeva con un mezzo miracolo di Bucci per sventare una deviazione di Fattori su cross di Georgatos. Altra grande parata di Bucci al 3' della ripresa su botta ravvicinata di Kallon. Il Toro capiva che era meglio tenere l'Inter lontana dalla porta di Bucci e dava fondo alle proprie risorse atletiche per compensare l'inferiorità tecnica. Usciva Maspero, sostituito da Vergassola. Emre subentrava a Guglielminpietro. Mentre il Toro cercava di riprendere le misure all'Inter, un affondo con cross di Kallon metteva in crisi Galante che "affondava" Ventola in area. Farina indicava il dischetto e Kallon non falliva il match-ball. A testa bassa, il Toro caricava alla ricerca del pareggio. Un colpo di testa di Lucarelli, servito da Osmanovski, era fuori bersaglio. Cuper sostituiva Seedorf con Vuvas e Pinga subentrava a Brambilla. Poi toccava ad Adriano entrare in mischia al posto di Ventola e a Calaiò dare il cambio a Osmanovski. I due allenatori esaurivano le soluzioni a loro disposizione. L'arrembante assalto del Toro, cui partecipava anche Galante per sfruttare la statura nel gioco aereo, non produceva guasti per Toldo che si faceva trovare piazzatissimo sia su una deviazione di testa di Pinga che su una capocciata di Calaiò. Era questa la parata più difficile, l'unica, per il portiere dell'Inter, chiamato raramente in causa dalle punte granata. , La classifica piange per Toro, già in zona retrocessione. Per la salvezza ci vogliono un paio di rinforzi, in mezzo e davanti. La palla, adesso, passa a Francesco Cimminelli.