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Delle Alpi
21/04/2002
h.15.00
TORINO - LECCE 1-1 (0-1)
Torino
: Bucci, Delli Carri (al 76' Garzya), Fattori, Galante, Comotto (al 58' Lucarelli), Vergassola, De Ascentis (al 58' Asta), Maspero, Castellini, Ferrante, Franco Ramallo. A disposizione: Sorrentino, Mezzano, Cauet, Venturin. All. Camolese.
Lecce: Frezzolini, Silvestri, Popescu, Stovini, Juarez (all'88' Billy), Conticchio, Piangerelli, Tonetto, Giacomazzi (all'86' Konan), Vugrinec, Vucinic (al 75' Cimirotic). A disposizione: Coqu, Superbi, Giorgetti, Testa. All. Rossi.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: Popescu 35' (L), Franco Ramallo 76' (T).
Spettatori: 15.971 di cui 11.612 abbonati e 4.359 paganti per un incasso di 72.248 €..
Note: Ammoniti Conticchio e Silvestri.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 22 aprile 2002]
Il Lecce degli uruguayani, dei giovani promettenti e della parole composte di Delio Rossi è in serie B: "Questa partita è stata il riassunto perfetto degli ultimi tre mesi. Giochiamo bene, creiamo molto e raccogliamo pochissimo. E' giusto così, perché vivere di rimpianti non fa bene a nessuno". Il Torino da sempre ama complicarsi la vita, e c'è riuscito anche ieri con una partita per un' ora clamorosamente molle e svagata. Poi ha rimontato lo svantaggio con un altro gol di Franco - chissà come sarebbe andata la stagione se fosse stato tesserato prima - e negli ultimi minuti, finalmente divertenti, poteva vincere, come poteva perdere. E' finita con un altro pareggio, il terzo uno a uno consecutivo per i granata. Quindi la squadra di Camolese rimane sospesa a mezza strada tra una salvezza tranquilla e il sogno dell'Intertoto: "Ci piacerebbe moltissimo poter tornare ad assaggiare l'Europa, ma in questo campionato non c'è assolutamente nulla di scontato". Infatti il Lecce ha giocato meglio: più ordinato, più motivato, con individualità più appariscenti. E anche se il vantaggio è stato casuale (36' pt, punizione di Popescu deviata da De Ascentis all'incrocio dei pali) nessuno ha trovato niente da ridire. Il Toro ha impiegato trenta minuti per organizzare una reazione caotica ma convincente. Sono dovuti entrare in campo Asta e Lucarelli. Ed è stata una rimonta inseguita come sempre emotivamente. Tanti palloni buttati al centro, qualche nitida premessa, molte conclusioni sbagliate. Il gol del pareggio è stato una perfetta dimostrazione dell'inutilità - certe volte - degli schemi. Era il trentesimo del secondo tempo: rinvio di Bucci di settanta metri, palla spizzicata di testa da Lucarelli, mezza rovesciata di Franco. A quel punto sono saltati tutti gli equilibri. Il Toro ancora con Lucarelli ha colpito un palo. Il Lecce è andato vicinissimo al gol dell'orgoglio.