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Delle Alpi
24/10/2002
h.18.00
TORINO - EMPOLI 1-2 (0-1)
Torino
: Sorrentino, Garzya, Lopez, Delli Carri, Mezzano, Comotto (all'86' Balzaretti), Conticchio, De Ascentis (al 73' Ferrante); Sommese (al 53' Vergassola), Maspero, Lucarelli. A disposizione: Fontana, Galante, Frezza, Osmanovski. All. Camolese.
Empoli: Berti, Belleri, Cribari; Lucchini, Cupi, Giampieretti (al 67' Di Natale); Ficini, Buscé, Vannucchi (al 72' Cappellini), Rocchi, Saudati (all'84' Tavano). A disposizione: Cassano, Mirri, Pratali, Grieco. All. Baldini.
Arbitro: Gabriele di Frosinone.
Reti: Saudati 44' (E), Conticchio 47' (T), Tavano 90' (E).
Spettatori: 2.471 paganti per un incasso di 14.990 euro.
Note: Ammoniti De Ascentis, Mezzano, Buscé, Vergassola e Lucarelli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 ottobre 2002]
E' di nuovo tempo di contestazione per il Toro. Il peggio sembrava passato con il primo successo in campionato colto domenica contro il Chievo. Quattro giorni di sereno (i primi di una stagione cominciata 4 mesi fa con l'lntertoto) e poi, ieri sera, il ritorno nel tunnel, la dirigenza che rialza la voce e l'ambiente in depressione per l'eliminazione dalla Coppa Italia, un torneo che magari infastidisce chi lo gioca ma che senz'altro fa più danni a chi deve salutarlo presto. Come il Toro, appunto. Cacciato al primo turno, come l'anno scorso. Dopo la Samp, è stato l'Empoli a prendersi la qualificazione al Delle Alpi. Squadra da trasferta anche in campionato, come dimostrano le vittorie colte a Como e Perugia, i toscani hanno fatto il colpo (2-1) con merito al 90', giocando di più e capitalizzando cinicamente le rare occasioni costruite. Il Toro-bis, battuto quando ormai i supplementari sembravano dietro l'angolo, è uscito fra gli insulti ("Vergognatevi" il coro più gentile) e i fischi della Maratona: forse in curva hanno esagerato, ma come non capire chi viene tradito dopo aver urlato e tifato per 90 minuti provando a ravvivare una partita moscia, altrimenti da sbadigli, e una squadra appannata e confusionaria? Anche se adesso è saggio provare a vedere la bottiglia mezza piena (fuori da tutto, resta solo il campionato su cui concentrarsi), per il Toro è una brutta botta. Camolese si era convinto di aver ritrovato la sua squadra tutta ordine, combattività e disciplina tattica e ha invece rivisto un Torello timido e slegato. Colpa anche sua, naturalmente, visto l'atteggiamento persino troppo prudente (quattro difensori per una sola vera punta empolese) imposto in partenza. Già prima di cominciare, infatti, si era capito che la partita l'avrebbe fatta l'Empoli e non soltanto perché l'1-1 dell'andata obbligava i toscani a cercare almeno un gol per qualificarsi. Rispetto all'ultima di campionato, Baldini ripresentava ben 8 titolari, Camolese appena 3 (Garzya, Delli Carri e Sommese). In più, Toro bioccato nella testa e nelle gambe, nonostante il modulo che a Empoli e contro il Chievo aveva finalmente partorito gioco e occasioni. Questa volta il 4-3-2-1 che suona come un conto alla rovescia è rimasto senza "boom" finale: troppo solo Lucarelli, in mezzo a Cribari e Lucchini; troppo poco attaccante Sommese; fin troppo generoso Maspero, l'unico in grado di illuminare la manovra granata, visto sovente retrocedere a cercare la palla, persino a chiudere e difendere. Il pallino era dei toscani: gran movimento ma poca incisività. Di occasioni vere, nemmeno a parlarne. Dalle punizioni (Vannucchi per la testa di Belleri, Maspero da lontano) i pochi brividi. Portieri disoccupati, se non fosse per un volo plateale di Berti su incornata di Lucarelli. La prima vera azione produceva lo 0-1 al 45' : Vannucchi profondo per Buscé che vinceva il duello con De Ascentis e metteva in mezzo per Saudati, solo e impossibilitato a sbagliare. Il Toro aveva una scossa a inizio ripresa. Pareggiava subito Conticchio con il suo primo gol granata (pallonetto a scavalcare Cupi e destro all'angolino dopo torre di Lucarelli), poi era Lucarelli (volenteroso quanto impreciso) a mettere fuori di testa al 18' e a non trovare la coordinazione a due passi da Berti dopo liscio di Lucchini al 24'. Vergassola e Ferrante entravano ma non lasciavano segni. Al contrario di Tavano, ventitreenne nato nel vivaio della Fiorentina, uno dei gioiellini di Baldini, che toccava il primo pallone al 90' firmando un gol d'autore: splendido taglio in area su invito di Rocchi e addio Toro. Toccherà all'Empoli, negli ottavi, il premio Lazio. Camolese, se gli daranno la possibilità, da oggi può concentrarsi solo sul traguardo-salvezza.