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Delle Alpi
02/11/2002
h.20.30
TORINO - BRESCIA 0-2 (0-1)
Torino
: Bucci, Galante, Fattori, Delli Carri, Comotto (al 46' Sommese), Vergassola (all'86' Osmanovski), Conticchio (al 76' Maspero), De Ascentis, Castellini, Ferrante, Lucarelli. A disposizione: Sorrentino, Garzya, Mezzano, Scarchilli. All. Ulivieri.
Brescia: Micillo, Martinez, Petruzzi, Dainelli, Bachini (al 76' Mareco), Filippini, Matuzalem, Appiah, Seric, Baggio, Tare. A disposizione: Srnicek, Guana, Pisano, Schopp, Jadid. All. Mazzone.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Tare 34' , Appiah 85'.
Spettatori: 14.688 di cui 11.418 abbonati e 3.270 paganti per un incasso di 65.510 €.
Note: Ammoniti Matuzalem, Sommese, Vergassola, De Ascentis e Bachini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 novembre 2002]
Il Toro di Renzaccio Ulivieri, al debutto in panchina, affonda. E la corsa agli inferi sembra inarrestabile. Stordito da un Brescia intelligente e ottimamente orchestrato dal suo centrocampo a cinque, con Appiah in forma smagliante, i granata non sono mai in partita e si fanno stendere con un 2-0 persino un po' bugiardo, dato che i ragazzi di Mazzone avrebbero meritato ancora di più. Per la formazione di casa, invece, le cose si mettono malissimo e a questo punto, più che un allenatore nuovo, ci vorrebbe un miracolo. Lo capiscono pure i tifosi, che alla fine se la prendono con il patron granata Franco Cimminelli. I giocatori, invece, si lasciano andare alle lacrime. Il primo tempo è praticamente a senso unico. Il Brescia parte forte, chiude le ombre dei granata nell'area, ha una dannata voglia di vincere e lo fa vedere benissimo. Il Toro non c'è, latita, è evanescente, rincorre a fatica. Impostare una manovra offensiva, del resto, con un centrocampo così è improbabile. Solo verso il quarto d'ora osa presentarsi nei pressi di Micillo con Ferrante, uno dei meno spenti, ma non succede nulla. La squadra di Mazzone, invece, ha uno schema di gioco e, anche se Baggio non brilla, spinge con un Appiah decisamente in palla, che domina il centrocampo. Il gol, a questo punto, è scontato. E infatti arriva al 31': corner di Bachini dalla destra, Tare solo soletto a due passi dalla porta salta e incorna alla sinistra del povero Bucci. Una bella dormita della difesa del Toro, non c'è che dire. Ulivieri, in panchina, smanaccia e si sbraccia dalla rabbia per una compagnia dalla triste figura che, rispetto alla sconfitta di Reggio, appare in regressione infinita. Neppure l'occasione buttata alle ortiche al 45', dopo un batti e ribatti ad opera di Vergassola, Lucarelli, Ferrante e Galante, riscatta il pessimo Torino, forse il più brutto, con quello di San Siro del 6-0 col Milan, della stagione. Non cambia aria nella ripresa. Il Toro, ancora più confuso e in ritardo su tutto, spreca un paio di occasioni, anche perché è bravo Micillo a sventare un colpo di testa di Delli Carri verso la mezz'ora. Ma è pochissima cosa, la navicella è trascinata dai marosi, nessuno sa che cosa fare in campo e il disastro è assicurato. Tanto che i boys del sor Carletto Mazzone ammazzano il Toro e la gara al 42'. Baggio, opaco, colpisce al volo. Bucci respinge ed è bravo Appiah a mettere in rete. Il sacrosanto 2-0 innesca i cori della curva di casa, la Maratona. Il solito "vergognatevi, vergognatevi", insomma, che sembra ormai la colonna sonora di questo fantasma chiamato Torino.