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Delle Alpi
18/10/2003
h.20.30
TORINO - ATALANTA 0-1 (0-1)
Torino
: Sorrentino, Martinelli (al 60' Castellini), Mandelli, Fernandez, Balzaretti (al 74' Walem), Fuser (al 41' Frezza), De Ascentis, Conticchio, Pinga, Ferrante, Fabbrini. A disposizione: Fontana, Mezzano, Rizzato, Osmanovski. All. Ezio Rossi.
Atalanta: Taibi, Innocenti, Gonnella, Lorenzi, Bellini, Zenoni, Bernardini (al 69' Mingazzini), Marcolini, Gautieri, Budan (al 60' Pazzini), Pinardi (all'81' Montolivo). A disposizione: Calderoni, Sarr, Smith, Comandini. All. Mandorlini.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: Marcolini 22'.
Spettatori: 13.500 di cui 5.696 paganti per un incasso di 89.940 €,più 7.804 abbonati per un incasso complessivo di 143.607,75 €.
Note: Ammoniti Budan, Fernandez e Pinga, calci d'angolo 7-2 per il Toro, recupero 1' pt, 3' st. Un minuto di silenzio prima del fischio d'inizio in memoria di Gianfranco Pilati, padre di Alessandro, preparatore atletico del Torino, scomparso a Roma.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 ottobre 2003]
Concreta e pure bella, l'Atalanta di Mandorlini allunga il passo in testa alla serie B. Dopo Genoa e Verona batte in trasferta anche il Toro, non piú scatenato come 72 ore prima contro il Cagliari. Giocano in modo semplice e lineare, i bergamaschi che hanno tutto per tornare subito in A: corsa e piedi buoni, organizzazione e fantasia, palleggio e rapiditá, soliditá difensiva e varianti offensive. Il Toro, ieri sera, ci ha capito poco o nulla. Il secondo ko interno subito in 10 giorni é sicuramente meno clamoroso di quello con la Salernitana ma fa molto male lo stesso, nel giorno del doppio debutto dello sponsor sulla maglia e della pay-tv ritrovata. Onore ai bravissimi bergamaschi, ma anche bacchettate ai granata ritrovatisi al buio dopo i lampi offerti contro Zola e compagni. Un tiro in due per Ferrante e Fabbrini, bomber incatenati, Pinga tornato umanissimo, due pallegol in 90' e una sensazione generale di grandissima difficoltá a costruire gioco che nemmeno il tentativo di assedio finale ha potuto cancellare: bilancio troppo magro per una partita che avrebbe potuto proiettare i granata al terzo posto e che invece li ricaccia indietro, a meditare sui loro alti e bassi di rendimento. Partita vibrante ma comunque non certo esaltante fra le due retrocesse piú pronte ad adattarsi alla nuova realtá cadetta (nei primi 9 turni, solo 3 vittorie per il Piacenza e 2 per il Como). L'Atalanta ripresenta tutti i suoi pezzi migliori dopo aver tenuto a riposo contro il Pescara Pinardi, Bernardini, Bellini e Gonnella; il Toro é lo stesso che tre sere prima ha asfaltato il Cagliari. Questa volta, peró, tutt'altra musica per i granata. I bergamaschi fanno subito capire come mai guidano imbattuti la B: ordinati ma incisivi, danno sempre l'impressione di sapere che cosa fare. Innocenti frena l'esuberanza di Fabbrini e Gonnella annulla Ferrante; Zenoni e Marcolini sono bravissimi a lanciarsi negli spazi; Pinardi, l'ultimo talentino della casa orobica, gode di un'insperata libertá ed é bravo a capitalizzarla; Gautieri é un pericolo costante sulla destra dove Balzaretti, dopo il cagliaritano Esposito, si trova opposto a un altro esterno rapido, scaltro e fantasioso. Il Toro pena a svincolarsi dalla sapiente ragnatela studiata da Mandorlini. Pinga é piú che mai al centro di ogni azione ma, asfissiato dai rivali, raramente trova il guizzo per lanciare punte comunque marcatissime. E quando il pallone arriva sulle fasce, Fuser e Balzaretti scelgono cross puntualmente rimbalzati dalle svettanti testone bergamasche. Manovra granata comunque lenta, prevedibile. Risposte nerazzurre, invece, taglienti. Come quella del 4' quando Zenoni e Pinardi lavorano bene per mandare Gautieri a tu per tu con Sorrentino: il diagonale da destra dell'atalantino finisce sul secondo palo. Il pericolo scampato scuote il Toro che crea la prima vera opportunitá al 13'. Bravo e caparbio Fuser nel saltare Bellini sul! out destro e crossare per Pinga, superbo nell'ammaestrare di sinistro un pallone maligno ma poi infelice nella conclusione sotto misura. Un episodio, nulla piú. Perché al 20' l'Atalanta punge dal limite con Budan e al 21' va in vantaggio, meritatamente. Parte tutto ancora da destra, dove Gautieri fa letteralmente impazzire Balzaretti prima di scaricare verso l'accorrente Marcolini che, solissimo, ha tutto il tempo per coordinarsi, prendere la mira e fulminare da 25 metri Sorrentino con un terrificante sinistro terraaria. La reazione granata c'é, ma é confusa, frutto di episodi. Il primo tiro in porta (l'unico del primo tempo) é una punizione senza pretese scagliata da 30 metri da Pinga al 28'; il pericolo piú serio per Taibi ú il mischione del 37' con un esercito nell'area piccola causato da una correzione di Mandelli su corner. Il Toro perde Fuser (dentro il confusionario Frezza), che si stira nel tentativo di crossare un pallone precedendo Bellini, e rimanda tutto alla ripresa dove, salvo alcune azioni di rimessa atalantine con Pinardi sempre velenoso, il predominio dei rossiani ú assoluto ma sterile con gli innesti di Castellini e di Walem che non aggiungono nulla, anzi. Due sole vere occasioni: al 20' Taibi fa l'unico intervento decisivo della serata deviando di piede una botta a colpo sicuro di Pinga; al 45' Ferrante salta con un pallonetto il portiere atalantino in uscita ma quasi sulla linea c'ú un nerazzurro a mettere in corner.