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Delle Alpi
09/02/2004
h.20.30
TORINO - BARI 3-2 (2-1)
Torino
: Sorrentino, Saber, Mandelli, Fernandez, Balzaretti, Fuser (all'82' Mudingayi), De Ascentis, Walem, Rizzato, Rubino (al 78' Ferrante), Tiribocchi (al 92' Galante). A disposizione: Fontana, Marchese, Pinga, Fabbrini. All.: Ezio Rossi.
Bari: Battistini, Brioschi, De Rosa, Doudou, Anaclerio, Collauto, Bellavista (all'82' Lafortezza), Cordova, Mora (al 54' De Franceschi), Motta (al 65' Valdes), Bruno. A disposizione: Spadavecchia, Ingrosso, Pizzinat, Lipatin. All.: Pillon.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: Tiribocchi 5' (T), Walem 24' (T), Bruno 35' (T), Rubino 72' (T), Cordova 88' (B).
Spettatori: 10.277 di cui 7.804 abbonati e 2.473 paganti per un incasso di 28.330 €.
Note: Ammoniti Doudou, Mandelli, Fernandez, Saber, Walem, Lafortezza e Brino. Espulso De Rosa.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 10 febbraio 2004]
Soffrendo come solo il Toro sa soffrire, agitandosi come solo il Toro sa agitarsi, il Toro ha però infine, e finalmente, vinto: contro il Bari è finito 3-2 ed è forse anche finito un incubo che sembrava non avesse confini. Ezio Rossi salva la panchina, e la sua squadra le speranze: è chiaro che questo, adesso, dev'essere un punto di partenza, anche perché smettere di sospirare una vittoria che non arrivava mai può servire a calmare un po' la tensione e a trovare la strada per risalire. Ora la zona promozione è a quattro punti, abbastanza vicina per strizzarle l'occhio: aggiungendo un po' di raziocinio al furore agonistico di ieri (ed eliminando, soprattutto, quella tremenda paura di sbagliare che ha caratterizzato tutta la partita), la serie A potrebbe anche non essere impossibile. Il Toro ha giocato con la rabbia della fame, ma anche con l'orgoglio del riscatto: peccato che quasi mai abbia ordinato con un po' di cervello i movimenti del cuore, ma a chi non vinceva da 9 partite e 78 giorni era difficile chiedere anche sangue freddo e lucidità. Lo slancio iniziale ha prodotto subito quel gol accolto come una liberazione: lancio lungo di Fernandez, sponda volante di Rubino e destro fulminante di Tiribocchi, da 18 metri. Pareva, quello, l'anticipo di un riscatto totale e definitivo, ma la passeggiata in paradiso è durata appena altri cinque minuti, poi sono d'improvviso ricomparsi i fantasmi. E il Toro s'è rifatto timido e impaurito, piegato dal peso terribile dell'astinenza e dallo spaventoso incubo dell' ultima spiaggia. Il Bari ha cominciato a guidare le operazioni, i granata hanno patito il palleggio di Bellavista e Cordova ma almeno hanno assicurato una buona protezione a Sorrentino. Soltanto quando la palla approdava a Walem o Saber, per&ogravce;, il Toro riusciva a decidere il ritmo del gioco. Per fortuna, poco prima della mezzora è arrivato il raddoppio, grazie a un calcio di punizione trasformato in gol da Walem con il decisivo aiuto di una deviazione di Motta. A quel punto, pareva che il Toro potesse finalmente distendere i propri nervi, ma un errore difensivo ha riportato in partita il Bari: nessuno (e in particolare Fernandez) ha capito che Mora avrebbe battuto una punizione per Bruno, che ha piazzato il diagonale vincente in beata solitudine. La ripresa ha subito presentato altre sofferenze, ma l'espulsione di De Rosa al 15' (brutto fallo su Rizzato) ha schiuso orizzonti più sereni. Il Bari ha continuato a macinare gioco creando però insidie minime, mentre dall'altra parte è stato Tiribocchi ad avvicinare per quattro volte il gol, sprecando anche un po'. Poi è arrivata la rete di Rubino a scacciare tutti i fantasmi, ed è stata emblematica nella sua realizzazione: un lancio di De Ascentis ha squarciato la difesa del Bari, il centravanti si è trovato tutto solo davanti a Battistini, ha indugiato un'eternità, ma alla fine ha deciso che bisognava segnare, e rialzare la testa una volta per tutte, anche se il rigore finale (fallo di De Ascentis su De Franceschi) ha provocato minuti di gelidi brividi. Ma la luna, ieri sera, sorrideva.