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Delle Alpi
21/03/2004
h.15.00
TORINO - NAPOLI 1-2 (0-1)
Torino
: Sorrentino, Saber (al 70' Martinelli), Mandelli, Galante, Balzaretti, Fuser (al 61' Fabbrini), Conticchio, Mudingayi (al 46' Walem), Pinga, Rubino, Tiribocchi. A disposizione: Fontana, Adami, Rizzato, Franco. All.: Ezio Rossi.
Napoli: Brivio, Zamboni, Bonomi, Carrera, Tosto, Del Grosso, Montesanto (al 23' Esposito, all'83' Sesa), Bernini, Vidigal, Zanini (al 78' Vieri), Dionigi. A disposizione: Manitta, Cvitanovic, Martinez, Savoldi. All.: Simoni.
Arbitro: Preschern di Mestre.
Reti: Dionigi 45' (N), Conticchio 68' (T), Vieri 87' (N).
Spettatori: 13.077 di cui 7.804 abbonati e 5.273 paganti per un incasso di 74.085 €.
Note: Espulso Pinga per doppia ammonizione, ammoniti Sorrentino, Galante, Vidigal, Dionigi e Zamboni; angoli 9-2 per il Torino, recupero 1' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 marzo 2004]
Il Napoli di Gigi Simoni aveva fatto gol soltanto in due trasferte su 11. Davide Dionigi aveva segnato la miseria di due reti su azione (la prima all'andata) in 22 partite. Max Vieri era a digiuno dal 20 novembre. Negli ultimi 4 turni il Toro era stato bucato solo due volte, sempre su punizione. Numeri che ieri sono stati fatti a pezzi da una di quelle partite che possono cambiare il corso di un'intera stagione. Toro-Napoli 1-2 può davvero valere un doppio ribaltone: gli attesissimi guizzi dei loro bomber in crisi allontanano gli azzurri dalla zona-calda e stoppano nel modo più avvilente possibile la rincorsa al vertice dei granata, ora precipitati al 10° posto a 6 lunghezze dal 5°. Fino alle 15 di ieri, era il Napoli aviaggiarepericolosamente sull'orlo di una crisi di nervi. Adesso tocca al Toro, battuto in casa dopo 5 mesi e punito come all'andata dalla coppia Dionigi-Vieri, altrimenti disastrosa nel corso del campionato. Oltre alla sconfitta, a Rossi arrivano altri segnali che fanno scattare l'allarme rosso: la furibonda uscita dal campo (via la maglia e panchina ignorata nella ritirata verso gli spogliatoi) dell'insufficiente capitan Fuser, sostituito al 61', e l'espulsione per proteste di Pinga sono spie di un nervosismo che può solo nuocere a una squadra che all'improvviso, dopo quattro prove confortanti e proprio nel momento più delicato, ha perso ritmo, attenzione e determinazione. In un sol colpo, ieri il Toro è riuscito a riassumere molto del suo leggio, dei difetti che lo tengono ontano dalla promozione, unico vero obiettivo stagionale. Contro un Napoli pieno di assenze e di insicurezze, serviva una partenza decisa: ritmo e pressione per far capire subito che aria tirava e magari costringere poi gli ospiti a uscire dal guscio. Invece, i granata se la sono presa comoda. Poca aggressività, punte pallide e statiche. Pinga libero di creare in mezzo ma sempre troppo lento e lezioso. Unica eccezione il belga-congolese Gaby Mudingayi, vice De Ascentis all'esordio dal 1', ruggente replicante del biondo squalificato. Non da lui, però. Rossi poteva pretendere lampi e assist. Pur costruendo poco o nulla, il Toro ha poi peccato pure di ingenuità subendo due contropiede nel minuto di recupero. Il secondo, a 10'' dal fischio di Preschern, ha causato lo 0-1, con Zanini lasciato libero di volare per 30 metri prima di offrire l'assist vincente a Dionigi (il fallo tattico, questo sconosciuto: proprio come giovedì scorso a Bergamo). L'innesto di Walem per Mudingayi, l'uscita dello spento Fuser ma soprattutto un bel po' di convinzione e di grinta in più hanno poi fruttato nella ripresa 6 corner in 14' e l'1-1 di Conticchio (con la complicità di Brivio) al 18'. Ma proprio nel momento del massimo sforzo granata, a completare una domenica orribile ci ha pensato il giocatore che proprio in quei minuti stava finalmente uscendo dal tunnel dell'inconsistenza: Pinga, ammonito per un fallo da nulla, si è beccato un giallo dopo 75' passati a incassare botte vere e ha protestato applaudendo e dicendo cose che Preschern ha ritenuto insopportabili. E' rosso pesantissimo per il Toro che, con tre punte e un uomo in meno, al 42' subisce l'1-2 di Vieri, bravo a sfuggire alla guardia di Balzaretti e insaccare di testa un perfetto cross da sinistra di Dionigi. Con la forza della disperazione, poi, il Toro ha ancora cercato il pari ma al 48' Tiribocchi ha tirato a fil di palo e al 50' Rubino ha fatto la cosa più bella della sua partita moscia con un diagonale che, ammortizzato dalle gambe di Brivio, ha poi beffardamente ballonzolato vicinissimo alla linea di porta. C'è stata anche sfortuna, certo, alla fine. Ma, taccuino alla mano, il ko ci sta tutto. Prima della fiammata finale, oltre al gol il Toro ha prodotto una sola vera occasione al 25' con Rubino che, trovatosi sul piede un tiro rimpallato di Fuser, da due passi ha sparato addosso a Brivio. Molta più sostanza, invece, sul foghe napoletano: non meno di 6 buonissime opportunità, gol compresi, costruite approfittando degli spazi concessi dai granata, del produttivo lavoro compiuto sulle fasce da Del Grosso e Tosto, delle intuizioni di Zanini (però sciagurato nel piattone che al 46' avrebbe potuto anticipare di qualche secondo lo 0-1) e della vena ritrovata di Dionigi. Sorrentino ci ha messo una pezza finché ha potuto. Poi, in 11 contro 10, gli uomini di Simoni proprio non hanno potuto evitare di raccogliere il loro 8° successo stagionale che li fa finalmente respirare. In apnea, adesso, è il Toro. E non è certo l'infortunio di Saber (distorsione al ginocchio destro, ko per almeno 3 settimane) a rovinare il sonno a Rossi in vista della trasferta di sabato sera ad Ascoli.