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Delle Alpi
15/05/2004
h.20.30
TORINO - PIACENZA 4-2 (1-1)
Torino
: Sorrentino, Balzaretti, Mezzano, Fernandez, Marchese (all'81' Adami), De Ascentis, Walem, Conticchio, Pinga (all'89' Galante), Tiribocchi (al 63' Ferrante), Fabbrini. A disposizione: Fontana, Rizzato, Osmanovski, Rubino. All. Ezio Rossi.
Piacenza: Guardalben, Cristante, Fattori, Mangone, Radice, Lucenti (al 72' Cacia), Edusei, Riccio, D'Anna (al 39' Tarana), Colombo, Beghetto (al 58' Patrascu). A disposizione: Orlandoni, Campagnaro, Abbate, Minopoli. All. Cagni.
Arbitro: Tombolini di Ancona.
Reti: Walem 12' (T), Beghetto 41', 51' (P), Mezzano 64' (T), Ferrante 77' (T), Fernandez 92' (T).
Spettatori: 1.291 di cui 748 abbonati e 543 paganti per un incasso di 5850 €.
Note: Ammoniti Fattori, Edusei e Mangone, espulso Cristante al 78' e Colombo al 94'. Angoli 7-1 per il Toro, recupero 1' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 maggio 2004]
L'ingorgo al calar del sole in zona "Delle Alpi" non è per vedere giocare a paUone ma per sentire la voce di Tiziano Ferro, cantante di moda che si esibisce in un PalaMazda esaurito. Lì vicino, per Toro-Piacenza, lo stadio è più vuoto che mai: 200 tifosi emiliani che rincorrono la promozione, uno spicchio di tribuna riempito da ragazzini partecipanti a un torneo giovamle organizzato dal club granata e poi solo briciole sparse di fedelissimi. Il Toro, d'altra parte, ha smesso da tempo di offrire motivi validi per essere seguito. La sua gente, delusa dalla squadra e sfibrata dai passi falsi in serie della società, o si astiene oppure contesta. Duramente ma anche civilmente, come ha fatto ieri marciando per il centro cittadino. Ieri sera, però, in campo è successo qualcosa di diverso dal solito, qualcosa di quasi incredibile. Il Toro è tornato a vincere dopo 10 giornate ma soprattutto ha lottato dal 1' al 94', a lungo ha giocato bene e ha addirittura segnato 4 gol alla difesa più ermetica del torneo. Il fatto che i gol portino la firma di tre ex desaparecidos (Walem, Mezzano e Ferrante) e di un deludente acquisto come Fernandez non fa altro che sottolineare la follia del football e i demeriti di un Piacenza che a Torino si è forse giocato la stagione. Non si presentava granché bene, questa sfida. Da una parte un Toro in rottura prolungata, dall'altra un Piacenza che di stimoli ne aveva a volontà ma che è anche la squadra più cinica e meno spettacolare della cadetteria con i 31 gol incassati e il peggior attacco fra le prime 12 (42 reti). Invece, nell'ovatta di un megastadio deserto, ci si è divertiti. Soprattutto per merito di un Toro schierato con tre novità. Annunciata quella di Balzaretti dirottato a destra, più sorprendenti i ritorni dal 1' dell'ex pubalgico Mezzano (fuori dal 18 gennaio) e di Walem (ultima presenza datata 10 aprile). Il Piacenza è rimasto a guardare a lungo i numeri finalmente efficaci di Pinga e le insolite manovre di prima dettate da Walem e De Ascentis. Nei primi 12' i granata hanno ottenuto un corner e tre punizioni. Sulla terza (fallo di Edusei su Pinga al limite) Walem ha dipinto di sinistro una parabola perfetta, la prima della sua stagione tribolatissima, considerato che sul suo unico gol precedente (contro il Bari) era stata decisiva una deviazione in barriera. Poi, 4' dopo, il Toro avrebbe meritato il 2-0 ma la magia di Pinga dal limite (pallonetto per evitare l'avversario e tiro col destro che non è il suo piede) è finita sotto la traversa per poi uscire. A quel punto, l'imbufalito Cagni ha cominciato dalla panchina a prendere a male parole i suoi ma il Piacenza ha continuato a latitare fino al 39', frenato dall'evanesacenza di D'Anna, dall'immobilismo delle punte Beghetto e Colombo ma anche dalla attenta prova difensiva di Mezzano e del baby Marchese. Gli emiliani hanno preso quota con l'innesto di Tarana ma hanno trovato l'1-1 soltanto grazie a un pallone perso da Pinga, trasformato in oro al 41' da Beghetto con un destro rasoterra dal limite che ha visto poco pronti Balzaretti in copertura e Sorrentino nel tuffo. Il risultato, che già stava largo al Piacenza, à diventato larghissimo al 6' della ripresa grazie a un rigore di Beghetto concesso per un mani in area di Fernandez, impegnato a saltare su Colombo, netto almeno quanto quello commesso contro il Toro 7 giorni prima all'89' dal triestino Godeas e non sanzionato. Il Piacenza, sparagnino come sempre, si è fermato li. Il Toro, invece, questa volta ha lottato fino in fondo e ha dilagato. Gol di testa di Mezzano al 19' (su corner di Walem), rigore di Ferrante da poco entrato al 32' (fallo di Cristante su Fabbrini) e poker quasi senza volerlo di Fernandez al 47' (Guardalben buca la presa su punizione di Walem). Troppa grazia, per il Toro più sciagurato di sempre. E giusta lezione per un Piacenza, sempre 6° in classifica ma da censura, anche per i due stupidi "rossi" rimediati nel finale da Cristante e Colombo.