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Delle Alpi
22/08/2004
h.20.30
TORINO - EMPOLI 5-3 (2-1)
Torino
: Sorrentino, Comotto, Mezzano, Mantovani, Balzaretti, Conticchio, Humberto (al 78' Mudingayi), De Ascentis, Pinga (all'87' Peccarisi), Quagliarella, Marazzina (all'87' Vanin). A disposizione: Fontana, Carbone, Rizzato, Franco. All.: Rossi.
Empoli: Cassano, Raggi, Lucchini (al 46' Coda), Pratali, Bonetto, Moro, Zanetti, Buscé, Lodi, Foggia (al 65' Giampieretti), Tavano (al 70' Cappellini). A disposizione: Balli, Bertoncini, Gasparetto, Mitra. All.: Somma.
Arbitro: Bergonzi di Genova.
Reti: Tavano 16' (E), Marazzina 23',82' (T), Mezzano 44' (T), Raggi 54' (E), Quagliarella 69',86' (T), Cappellini 85' (E).
Spettatori: 7.141 per un incasso di 50.055 euro.
Note: Ammoniti Bonetto, Lucchini e Mantovani. Angoli 11-4 per il Torino. Recupero 1' pt, 4'st. La rete dell'1-1 segnata da Marazzina al 23', è la numero 500 del Torino nelle partite di Coppa Italia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 agosto 2004]
E' Toro vero: quello che ha cuore e tremendismo. Soffre, lotta, rimonta e vince. Dopo il 5-1 al Lumezzane ecco il 5-3 all'Empoli. Dieci gol sono, ma soprattutto la nuova squadra di Ezio Rossi ritrova l'antico spirito, quello di chi sa lottare nel momento peggiore ritrovando cuore e anima. Come ai bei tempi. In piú, questo Toro ha Pinga, Quagliarella e Marazzina, cioé l'anima e i due trascinatori. La conferma arriva dagli assist e dalle due doppiette dei due attaccanti che con il brasiliano incantano e fanno sognare. Anche Ezio Rossi puó permettersi di essere contento: Ricordiamoci sempre il "basso profilo", peró é chiaro che qui si respira un'altra aria. C'é voglia, c'é unione, c'é un gruppo insomma. E' stata la vittoria di questo spogliatoio. C'é voglia di soffrire. Possiamo fare grandi cose, basta che si continui a lavorare a testa bassa e con grande umiltá. Sono passati solo 71 giorni dalla disfatta contro il Messina, che sancì il punto più basso della quasi centenaria storia calcistica granata e il Toro usciva umiliato e distrutto da quello stadio vuoto, triste e depresso. Lo ritrova caloroso, entusiasta e speranzoso. La Maratona è tornata a risplendere con i suoi tifosi urlanti. Un tifo incessante che ha trascinato la squadra a questa seconda impresa di Coppa. Sei punti in due partite. E di impresa occorre parlare, proprio perchè ottenuta in rimonta dimostrando un ritrovato carattere, quello che piace ai tifosi. E ai tifosi piace da impazzire (finalmente) Pinga. Diventato il vero trascinatore e l'anima della squadra. Protagonista in negativo prima: è infatti costretto ad atterrare Buscè che lo aveva puntato in area. Giusto il rigore realizzato da Tavano, proprio colui che con un altro gol decretò due anni fa il destino di Camolese. Incontenibile ed entusiasmante dopo: offre infatti i due assist per il pareggio e per il vantaggio. Fa tutto lui, insomma. Pennella un angolo al 23' per il colpo di testa in girata d'anticipo di Marazzina (gol numero 500 del Toro in Coppa Italia). Poi coglie l'incrocio dei pali direttamente su punizione di mancino, quindi disegna un'altra traiettoria vincente per la schiacciata di testa di Mezzano che costringe il portiere dell'Empoli Cassano ad un erroraccio madornale. E' dunque diventato ormai il Toro di Pinga. E il brasiliano incanta anche nella ripresa dove accade di tutto. L'Empoli pareggia, aiutato colpevolmente da Sorrentino, che in pratica regala la palla sul sinistro di Raggi che trova un varco in una mischia. A questo punto come i veri trascinatori Pinga prende per mano la squadra. Si conquista il rigore costringendo al fallo Coda, va al tiro lo sbaglia perchè il portiere respinge, ma per fortuna del Toro c'è Quagliarella che insacca a porta vuota. Vuole lasciare il segno Pinga e allora si inventa un nuovo assist per Marazzina che porta a quattro i gol del Toro. Ma bisogna soffrire per vincere. L'attacco è incontenibile, però la difesa soffre ancora e infatti il nuovo entrato Cappellini, con la solita complicità di Sorrentino, riapre la partita a tempo quasi scaduto. E' ancora il tridente che trascina ispirato da Pinga: classica azione in velocità con Pinga che allarga per Balzaretti, cross per Mudinagayi che vince un contrasto e libera Quagliarella alla comoda deviazione in rete. Questa volta è davvero finita e la Maratona può esultare come accadeva ai bei tempi.