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Delle Alpi |
30/01/2005 |
h.15.00 |
TORINO - ASCOLI 2-1 (1-1) Torino: Berti, Carbone (al 67' Pesaresi), Peccarisi, Mantovani, Comotto, Mudingayi, Codrea (al 78' Franco), De Ascentis, Pinga, Marazzina, Quagliarella (al 67' Bruno). A disosizione: Sorrentino, Bianciardi, Conticchio, Humberto. All.: Rossi. Ascoli: Coppola, De Martis, Brevi, Cudini, Lauro, Antonelli (al 71' Fini), Belinghieri (al 59' Speranza), Monticciolo, Modesto (all'87' Capparella), Colacone, Bucchi. A disposizione: Maurantonio, Corallo, Martinelli, Eliakwu. All.: Giampaolo e Silva. Arbitro: Nucini di Bergamo. Reti: Colacone 13' rig (A), Pinga 37' rig., 90' rig. (T). Spettatori: 6.628 di cui 5.740 abbonati e 888 paganti. Note: Ammoniti Comotto, Belinghieri, Codrea, Monticciolo, De Martis, Lauro, Mudingayi, Cudini e Mantovani. Espulso al 91' il dirigente accompagnatore dell'Ascoli Alessandro Cesaroni. Angoli 6-1 pe ril Torino, recupero 2' pt, 5' st. In tribuna l'ex tecnico del Crotone Giampiero Gasperini, Mudingayi e Mantovani, diffidati e ammoniti, salteranno la sfida di Genova. Gli ultras del Torino hanno ricordato Vincenzo Spagnolo, il tifoso del Genoa ucciso il 29 gennaio 1995. Cronaca [Tratto da La Stampa del 31 gennaio 2005] Contava solo vincere, ieri. E il Toro lo ha fatto al 90', su rigore, in rimonta. Nel modo più sofferto e rischioso possibile, insomma. Il 2-1 sull'Ascoli, però, è tanto prezioso quanto meritato. Dopo tre ko di fila, vale la riconquista del 2° posto sia pure in multiproprietà e riconsegna al campionato ima squadra granata in salute, capace di produrre occasioni a raffica ma ancora zavorrata da un difetto non da poco: sotto porta sciupa troppo, concretizza con percentuali sconfortanti. Illuminante il bilancio finale contro un Ascoli brutto, timido e falloso che ha fatto poco o nulla per legittimare la sua buona posizione di classifica. Il Toro ha costruito 4 palle-gol nel 1° tempo e 5 nel 2°, ricavandone però soltanto un palo di Marazzina oltre alle belle figure consentite in tre occasioni a Coppola, bravissimo portiere bianconero. Per vincere, rimontando il penalty realizzato dopo 13' da Colacone, sono serviti due tiri dal dischetto, procurati da Marazzina e trasformati da Pinga, autore della prima doppietta stagionale di un granata e tornato finalmente decisivo e sorridente dopo un lungo,periodo di ombre e tristezze assortite. Il Toro poteva e doveva vincerla prima, questa partita cruciale. Invece, un portiere in gran giornata ma soprattutto gli ultimi tocchi sbagliati da Marazzina (3 volte), Pinga, Quagliarella e Peccarisi lo hanno costretto a penare fino in fondo, a rischiare l'ennesima beffa casalinga. Se l'ha evitata, deve anche ringraziare un arbitro che quest'anno porta bene ai granata. Dopo aver già diretto il 2-1 sul Genoa, unico ko stagionale della capolista, Nucini ieri ha contribuito a un altro successo rossiano scoprendosi impietoso sanzionatore di falli in area. Ne ha fischiati tre, nessuno scandaloso ma neppure evidentissimo. Poteva darli, poteva glissare. Il fatto che abbia concesso il 3° decisivo, al 90' ha causato l'ira nel dopo-partita di un Ascoli che in tutta onestà ha però assai poco da recriminare almeno per due motivi: nei precedenti 22 turni non aveva mai avuto rigori contro; per 97' ha pensato più a fare fallo e ostruzionismo sistematici che a giocare il pallone. Era partito subito aggressivo, il Toro, con Pinga dietro le punte e, a sorpresa, Comotto spostato a sinistra in difesa per lasciare sulla corsia preferita Carbone. Una bella volata di Marazzina (con passaggio sbagliato per l'accorrente Pinga) e una nitida manovra Mudingayi-Carbone-De Ascentis conclusa alta di testa sempre da Marazzina, facevano pensare finalmente positivo in casa granata. Poi, invece, ecco l'ennesimo harakiri difensivo, anticipato all'8' da due successive ciccate da buona posizione dei liberissimi Succhi e Modesto. All'11 Bucchi era bravo a smarcare sulla destra Antonelli, dimenticato da Comotto che, rinvenendo sull'ascolano entrato in area e pronto al tiro, lo atterrava. Rigore realizzato 2' dopo da Colacone e altra partita in salita per il Toro. Penalizzati dalla scarsa vena di Codrea, dalla poca concretezza di Pinga, dall'impalpabilità di Quagliarella e dalla mancanza di spinta sulle fasce, i granata giocavano male ma con improvvisi squarci: un'occasione d'oro lisciata da Pinga al 17'; il palo colpito di testa da Marazzina al 23' su assist di De Ascentis, il più lucido di tutti; la prodezza di Quagliarella al 42' (stop di petto e girata al volo) deviata in volo da Coppola. In mezzo, il pari pinghiano di rigore al 37', fruttato dal fallo aereo di Brevi su Marazzina. E' pari, però, era ancora poco. Servivano i 3 punti e nella ripresa il Toro sfoderava una partenza esaltante quanto improduttiva. Crescevano Codrea e Pinga; ci provavano Quagliarella, Marazzina, Codrea, Peccarisi; si esaltava Coppola e l'Ascoli replicava solo con una molle punizione di Bucchi. Poi, dopo 20' di assedio. Rossi decideva un doppio cambio (Pesaresi e Bruno per Carbone e Quagliarella) che, oltre a far imbestialire il bomber a digiuno dal 7 novembre, di fatto paralizzava un Toro che viaggiava a mille. I due ultimi arrivati non demeritavano affatto ma i granata non riuscivano a creare più nulla. Fino al rabbioso sprint finale: l'ennesima chance costruita e sciupata da Marazzina al 43' (sinistro a fil di palo) e il rigore in extremis nato da una percussione di Franco e da un'entrata di De Martis sul solito Marazzina. Pinga bissava e poi esplodeva in un'esultanza piena e contagiosa: il suo gol può cambiare il volto alla stagione. Ieri contava solo vincere e il Toro ha vinto. Le squalifiche di Mudingayi e soprattutto di Mantovani obbligano però a pensare subito a giovedì, al Genoa da sfidare in trasferta con una difesa in emergenza assoluta. Giocheranno Carbone e Pesaresi esterni, Comotto e Peccarisi centrali: non ci sono alternative. Ma con i 3 punti e il 2° posto ritrovati, a Marassi è lecito andare sereni, senza pressioni. Quelle che ieri i granata sono riusciti a sconfiggere nel gelo del Delle Alpi. |
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