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Delle Alpi
25/04/2005
h.20.45
TORINO - VICENZA 2-1 (2-1)
Torino
: Sorrentino, Comotto, Peccarisi, Mezzano, Balzaretti, Marinelli (all'80' Giacchetta), Mudingayi, Codrea, Pinga, Marazzina, Quagliarella (al 90' Bruno). A disposizione: Fontana, Pesaresi, Humberto, Vailatti, Franco. All.: Rossi.
Vicenza: Sterchele, Vitiello, Pesoli, Paganin, Fissore, Padoin (all'83' Vanoli), Moscardi, Cristallini (al 76' Drascek), Cherubini (al 63' Bonanni), Gonzales, Margiotta. A disposizione: Avramov, Bolic, Rigoni, De Crescenzo. All.: Viscidi.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: Aut.Vitiello 11' (T), Quagliarella 33' (T), Gonzalez 44' (V).
Spettatori: 11.550 di cui 5.740 abbonati e 5.810 paganti.
Note: Ammoniti Quagliarella, Mudingayi, Pesoli, Paganin, Cristallini e Gonzalez. Il Torino ha giocato con il lutto al braccio in memoria di Orfeo Pianelli per il quale è stato osservato un minuto di silenzio. Angoli 6-3 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 26 aprile 2005]
La memoria dell'Orfeo in paradiso è stata onorata. Pur soffrendo un tantino, il Torino sconfigge il Vicenza per 2-1 (tutte le reti nel primo tempo, autorete di Vitiello, poi Quagliarella finalmente e Gonzales) e sale al terzo posto in classifica, a una lunghezza dall' Empoli. Vittoria meritata, in virtù di una prima parte dell'incontro stradominata dai granata, e corsa sempre più lanciata verso la promozione senza i dannati play off. Sera della Liberazione, sera di commozione. Si gioca nel ricordo di Orfeo Pianelli, la Maratona gli rende omaggio struggente con uno striscione che inneggia al presidente dell'ultimo scudetto e con una cascata di bianchi fili di carta della nostalgia. I granata di oggi sanno che è una serata speciale e lo dimostrano. Non c'è Maniero, acciaccato, quindi spazio a Quagliarella, mentre il resto della formazione è quello annunciato: 4-4-2, pertanto, con Marinelli e Pinga. Fatto sta che aggredisce subito il Vicenza, come deve fare sempre, ontologicamente, il Toro. Al 10' è già gol: corner di Pinga, il terzino Vitiello per anticipare Marazzina fa secco il suo portiere. E i ragazzi di mister Ezio non mollano, per niente. Ci provano Quagliarella, Mudingayi, Marinelli con un saggio di dribbling e tiro (deviato da Sterchele) da circo equestre. I biancorossi semplicemente subiscono. Al 32' arriva con pieno merito il raddoppio: Marinelli lancia Quagliarella che, con una gran fiondata, rompe il digiuno che lo angustiava dal 7 novembre. Un bel Toro, deciso, volitivo, che non lascia respirare i veneti. Ma, come insegna la vita e ribadisce il calcio, alla sua prima vera azione, al 44', la squadra di Viscidi coglie inaspettatamente il punto della vecchia bandiera: di testa Gonzales, lasciato libero quanto l'aria di montagna, batte Sorrentino. E riapre, almeno sulla carta, la gara. L'avvio della ripresa, ahinoi, non sembra infatti troppo confortante. I granata paiono un po' smarriti, lasciando l'iniziativa ai vicentini. Che accade? Siamo alle solite? Potrebbe essere e l'arbitro Racalbuto, noto alle cronache, ci mette del suo fischiando in eccesso conro i boys di Rossi in ripartenza, anche se sono i veneti a menare di più. Però è di nuovo il Toro a ricondurre le proverbiali danze e a farsi pericoloso al 20' con Pinga, ma Sterchele se la cava. Carlitos Marinelli replica poco dopo, un pelo fuori. Al 33', tuttavia, Sorrentino deve opporsi con valentia a una fucilata di Drascek. Mister Ezio, allora, si mette al riparo perché non si sa mai: esce tra gli applausi Marinelli, entra il navigatore di lungo corso difensivo Giacchetta. Poi, al 45' passato, cambio fra Quagliarella e Bruno. I quattro minuti di recupero si chiudono con un tiro a lato di Pinga. La vittoria è salva, i cuori sono lieti.