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Delle Alpi
07/05/2005
h.20.30
TORINO - AREZZO 1-0 (1-0)
Torino
: Sorrentino, Comotto, Peccarisi, Mezzano, Balzaretti, Marinelli (al 68' Vailatti), Codrea, De Ascentis, Pinga, Maniero (al 73' Quagliarella), Marazzina (al 90' Bruno). A disposizione: Fontana, Giacchetta, Pesaresi, Mudingayi. All.: Pioli.
Arezzo: Pagotto, Gonnella, Conte (al 42' Torricelli), Scotti (al 91' Falomi), Kyriazis, Gentile, Roselli, Pasqual, Teodorani (al 46' Abbruscato), Spinesi, Vigna. A disposizione: Ramon, Barbagli, Sorrentino M., Stazzi. All.: Marino.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Reti: Marazzina 31'.
Spettatori: 9.720 di cui 5.740 abbonati e 3.980 paganti.
Note: Ammoniti Codrea, Pinga e Gentile. Calci d'angolo 4-3 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st. Al 30' Spinesi ha fallito un calcio di rigore parato dal portiere del Torino Sorrentino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 8 maggio 2005]
Tre punti dovevano essere, tre punti sono stati: il Toro batte l'Arezzo e fa un passo importante nella rincorsa alla serie A, rosicchiando due punti alla capolista Genoa fermata sullo 0-0 a Crotone. Nel successo contro i toscani di Marino c'è tanto Massimo Marazzina; ma c'è anche tanto, tantissimo Stefano Sorrentino. Il bomber che non segnava da due partite e mezza, dalla trasferta vinta in carrozza a Venezia, assesta la zampata vincente e mortifica l'Arezzo. Ma i tre punti che rilanciano le quotazioni del Toro portano (anche e soprattutto) la firma di Sorrentino. E' la mezzora del primo tempo quando il portierino sempre più portierone ipnotizza il capocannoniere del campionato Spinesi, sventa il rigore del terrore provocato da una imperdonabile leggerezza di Mezzano, e si conferma come un puntello insostituibile di una retroguardia a tenuta stagna. Da quando, sette partite fa, è tornato titolare al posto dell'infortunato Berti, il Torino non ha più perso subendo la miseria di tre gol. Se Sorrentino è il portafortuna di Ezio Rossi, il "conte" è il sicario più implacabile: un minuto dopo la parata più importante della serata, Marazzina ha sfruttato al meglio il delizioso cross dalla sinistra di Balzaretti e al volo di sinistro ha indovinato l'angolo con il goniometro. Finisce 1-0 e il Toro, tanto per cambiare, soffre; la partita è bruttina, con i granata spesso in affanno, come spesso accade alla squadra di Rossi quando vede avvicinarsi il traguardo. E mai come ieri sera lo striscione finale della promozione diretta è parso vicino, con l'Empoli a lungo sotto di un gol in casa contro il Vicenza. Poi i toscani hanno trovato lo spunto per ribaltare il risultato; nonostante ciò, mai come stavolta, l'unica cosa che conta in casa granata è il risultato, quei tre punti da mettere in cassaforte che valgono oro. Le occasioni, pochine, sono frutto di giocate estemporanee, soprattutto di Pinga, non certo di gioco fluido e scorrevole. Il brasiliano cerca con insistenza quel gol che in questo periodo gli viene sempre facile, visto che a maggio ha realizzato sei delle ventotto reti messe a segno in totale in Italia. Deve però accontentarsi di una prestazione positiva condita dalla gran traversa colta nella ripresa. Meno positivo, sulla corsia di destra, il "cugino" sudamericano Marinelli, che già a Modena aveva dimostrato di essere in riserva. E l'Arezzo? I toscani, copertissimi nonostante un modulo apparentemente spregiudicato, hanno provato a fare la partita nella ripresa, inserendo Abbruscato accanto a Spinesi; si sono però scontrati con la miglior difesa del campionato, che ha subito ventotto gol in trentasette partite, nove in sedici gare del girone di ritorno. Sabato prossimo, a Catanzaro, il Toro à chiamato ad una conferma fondamentale: vincere ancora vorrebbe dire candidarsi per uno dei primi due posti promozione. E riempire di sale la coda delle fuggitive Genoa ed Empoli.