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Delle Alpi
24/09/2005
h.16.00
TORINO - VICENZA 2-0 (1-0)
Torino
: Taibi, Martinelli L. (al 74' Orfei), Brevi, Doudou, Balestri, Rosina, Vailatti (al 58' Nicola), Ardito, Fantini, Stellone, Muzzi (al 56' Longo). A disposizione: Pagotto, Ungari, Edusei, De Sousa. All.: De Biasi.
Vicenza: Marcon, Vitiello, Nastos, Martinelli D., Trevisan, Padoin, Esteves, Cristallini (al 29' Helguera), Drascek (al 71' Sgrigna), Gonzalez (al 60' Fabbrini), Schwoch. A disposizione: Zanconato, Fissore, Pesoli, Cherubini. All.: Camolese.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: Muzzi 41', Stellone 91'.
Spettatori: 21.486 di cui 15.860 abbonati e 5.626 paganti per un incasso di 79.875 euro.
Note: Ammoniti Nastos per fallo di mano, Gonzalez, Padoin, Doudou e Balestri per gioco scorretto. Recupero 2' pt, 6' st, angoli 9-3 per il Torino. Debutto assoluto in maglia granata per Martinelli L. e Orfei e di Marcon con la maglia del Vicenza.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 settembre 2005]
La coppia Roby&Roby ha funzionato: la potenza dell'attacco granata è stata infatti al quadrato. Muzzi-Stellone hanno ingabbiato il Vicenza, acceso il cuore della Maratona e assestato al mito di Camolese, avversario per la prima volta, uno strattone. De Biasi contrariato (seppure abbastanza mascherato) dal confronto con il predecessore più amato, ha vinto su tutti i fronti, ricacciando in un angolo il pericoloso fantasma del collega, che resta comunque un'icona del popolo del Toro. Per l'allenatore trevigiano un paragone innocuo per ora. C'è voluto un movimento costante, da roditore indefesso, per tagliare le gambe ai biancorossi che dopo due sconfitte in casa cercavano un segnale positivo all'esterno. Il modulo tattico di Camolese prevedeva un oculato 4-4-2 pronto a diventare un 5-4-1 : non un atteggiamento leonino ma intento a bloccare ogni elastico di Fantini e Rosina, posti più in linea dei centrocampisti Ardito e Vailatti, oltre ai movimenti estemporanei di Martinelli e Balestri dalle retrovie, e anche capace di estrarre gli artigli quando il risultato era ancora impantanato e la tensione emotiva in calo. Era il paraguaiano Gonzalez (31') con un abile palleggio al limite dell'area a bersi Balestri e Doudou e a presentarsi davanti a Taibi: un contatto fra marcantoni (190 cm entrambi), con ancheggio da macarena del portiere granata che faceva traballare la punta vicentina senza farla piombare a terra, però. Fosse caduto a foglia morta, Gonzalez, Racalbuto probabilmente non avrebbe avuto esitazione a concedere il rigore. Invece dallo scampato pericolo il Toro - Che aveva sputato fiammelle per primo, al 5' un contatto sospetto di Trevisan con Muzzi su palla filtrante di Rosina faceva infuriare l'ex laziale e al 23' Martinelli caricava con un cross perfetto il destro di Stellone, poi alto - tornava a caricare con lena e gli occhi spalancati. Il capello lungo di Muzzi richiamava l'attenzione al 40' con un passaggio all'indietro per Vailatti, il cui tiro d'interno destro scheggiava la parte (esterna) della traversa, e diventava elettrico due minuti dopo sulla punizione dal vertice destro dello stesso Vailatti: semigirata schioppettante del bomber granata e Marcon, all'esordio con il Vicenza, stordito sfiorava ma non respingeva la conclusione. Taibi cominciava a cancellare la memoria dell'intervento sgraziato precedente librandosi in volo verticale a smanacciare dal capoccione del solito Gonzalez un pallone j caxs^i nella ripresa impostidai malanni di Muzzi (riaffiorare della botta alla pianta delPiede destro) e di Vailatti (contusione alla coscia) rendevano il Toro più coperto per l'inserimento di Longo e Nicola, ma rispolveravano la fantasia di Rosina e concedevano una libertà di movi mento maggiore a Stellone. Tant'è che il più alto dei "pelati" offensivi granata sciorinava una chicca al 26', sprint su recupero di Balestri e diagonale di un amen a lato (26'). L'appuntamento con il sigillo personale era solo rinviato e il brivido provocato dalla rovesciata di Fabbrini al 44' (deviata con un eccellente colpo di reni di Taibi), gli accentuava solamente la gioia della successiva marcatura. Nel primo dei sei minuti di recupero, il contropiede bruciante di Fantini e il suo missile infranto sulla traversa era l'occasione che Roberto2 aspettava fin dall'esordio: tap-in facile, vittoria sicura, stadio in sollucchero. Il propellente ideale per i granata per affrontare la trasferta a Pescara, martedì (ore 18,30).