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Delle Alpi
03/12/2005
h.16.00
TORINO - TRIESTINA 2-1 (1-0)
Torino
: Taibi, Martineli (al 66' Orfei), Brevi, Doudou, Music, Rosina (al 75' De Sousa), Edusei, Ardito, Fantini, Muzzi (al 54' Nicola), Stellone. A disposizione: Pagotto, Longo, Gentile, Vailatti. All.: De Biasi.
Triestina: Rossi, Azizou, Kyriazis, Peccarisi, Di Venanzio, Rigoni, Gorgone (al 16' Esposito), Galloppa, Pagliuca (all'86' Lima), Groppi (al 68' Gomez), Tulli. A disposizione: Agazzi, Zeoli, Pianu, De Cristofaro. All.: De Falco.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Reti: Muzzi 32' (To), Rosina 69' (To), Tulli 76' (Tr).
Spettatori: 21.877 di cui 19.256 abbonati e 2.621 paganti.
Note: Espulso Di Venanzio all'87' per frasi irriguardose rivolte all'arbitro. Ammoniti Doudou, Ardito e Pagliuca; angoli 6-6, recupero 1' pt, 2' st. Presente in tribuna Ezio Rossi, ex tecnico di Torino e Triestina recentemente esonerato dal Treviso. Il 2° anello della Maratona è rimasto completamente vuoto fino all'8' del primo tempo in segno di solidarietà da parte dei tifosi del Toro nei confronti degli ultras arrestati per il caso Giovannone del 25 agosto. Nell'intervallo Nicola ha depositato un mazzo di fiori sotto la Maratona in memoria del tifoso genoano Gianni “Bisonte”; in occasione del 99° compleanno del Torino, la Curva Primavera ha accolto la squadra con striscioni commemorativi la maggior parte dei quali riportanti i nomi dei campioni che hanno fatto la storia del Torino dal 1906 ai giorni attuali.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 dicembre 2005]
La vittoria che il Toro cercava, per farsi un bel regalo di compleanno, è arrivata ed è pure la quinta di fila al Delle Alpi. Contro la Triestina priva di 11 elementi, fra indisponibili (nove, compreso il cannoniere Godeas) e squalificati (due), i granata avrebbero però potuto e dovuto riservarsi davvero qualcosa di speciale: un successo senza batticuore, ad esempio. Niente da fare, invece. E forse era scontato che fosse così: può una squadra che ha la sofferenza nel suo Dna da 98 anni e 364 giorni snaturarsi proprio al compimento del 99° compleanno? Il Toro non può. O meglio; questo Toro avrebbe i mezzi per farlo, ma ancora non vi riesce. E allora, ecco servito il terzo 2-1 casalingo consecutivo con corredo di brividi in coda. Ma se contro Modena e Verona la caratura delle rivali e la trama del match giustificava il punteggio striminzito, ieri proprio no. Il Toro, che ha vinto la settima partita su sette con Stellone e Muzzi in campo assieme dal 1', ha segnato una rete per tempo (Muzzi più Rosina) e, prima di subire il gol di Tulli al 31' della ripresa, ha creato e non concretizzato almeno altre cinque palle-gol. Così, nell'ultimo quarto d'ora, ha tremato. Non tanto, ma comunque troppo per come s'era messa la partita, per come il risultato avrebbe dovuto essere ampiamente al sicuro. Nel finale Taibi ha dovuto fare una sola parata (comoda) su Tulli, ma i calci piazzati dell'interessante mancino Galloppa hanno rischiato di mandare di traverso torta e champagne già pronti per la festa. E ancora al 92'40" un pasticcio aereo Nicola-Orfei ha concesso al piede pochissimo ispirato di Esposito una punizione da posizione tutt'altro che disprezzabile. Patimenti assolutamente evitabili. Che di certo non hanno fatto contento De Biasi. Di tutt'altro umore, comunque, rispetto al dopo Avellino. Restano tre punti che pesano, questi. Consolidano il 2° posto, allontanano la concorrenza dalla quinta piazza in giù. Ma contro questa malconcia Triestina, un Toro forte del rientrante Stellone, di Muzzi, di Rosina e di Fantini, insomma di un potenziale offensivo extralusso per la B, avrebbe dovuto vincere con due gol di scarto come minimo. Invece, come sta scritto nella storia di un club che oggi comincia il suo 100° anno di vita virtualmente in zona-A, ha sofferto e per di più ha fatto gol soltanto sfruttando due colossali ingenuità della difesa giuliana: l'assist nell'area piccola di Azizou a Muzzi al 32'; la punizione lasciata battere a sorpresa da Stellone per Rosina, poi bravissimo a beffare con un delizioso colpo dal basso Rossi in uscita al 19' st. Le occasioni più nitide, invece, i granata le hanno sprecate (Fantini al 4' e al 14', Rosina al 28'), oppure se le sono viste neutralizzare dai bianchi ospiti (muro di Azizou su Muzzi al 27', recupero di Peccarisi ancora sull'ex laziale al 45', paratona di Rossi su Stellone al 5' st). Così, la Triestina ben coperta con il suo 4-5-1, diventato 4-4-2 già al 15' a causa dell'infortunio di Gorgone sostituito da Esposito, pur facendo poco poco è sempre rimasta aggrappata al match. Ha avuto addirittura un'occasionissima per passare in vantaggio al 31', quando Taibi ha gestito male un tiro dal limite di Groppi e sulla respinta Tulli si è fatto ingabbiare dal portierone granata. Ha accorciato le distanze allo stesso minuto della ripresa, approfittando di una colossale dormita altrui su corner di Galloppa da destra (incornata solitaria di Tulli quasi sul 2° palo, nell'area piccola), ma prima e dopo ha nettamente pagato assenze pesantissime in difesa (Minieri e Pianu) e in attacco (Baù ma soprattutto Godeas). Il Toro, invece, proprio ieri ha forse finito di piangere sulle assenze del suo uomo più determinante. E' tornalo per la terza volta Roberto Stellone. Quella buona, forse. Ha giocato 93' e alla fine ha assicurato di star bene, di non sentire pi&ù dolore al retto addominale, dove fino a qualche giorno fa si sentiva bruciare dentro. Non ha segnato, ma è stato il granata migliore. Tre assisi nei primi 14', tanto per capirci: due per Fantini (splendido il primo, in verticale in area) e uno per Muzzi, bloccato in fuorigioco. Ha preso botte e le ha date. Ha tenuto palloni e guadagnato falli. E nella ripresa ha sfoderato la furbata del tocchettino veloce veloce per smarcare Rosina sulla punizione ai 18 metri, mentre i triestini ancora si attardavano a protestare con Paparesta. Se non si ferma più il pelato, questo Toro può davvero pensare di volare ancora più in alto. Anche se a segnare sono sempre i soliti. Anche se Rosina e Fantini da un po' sfarfallano più di quel che costruiscono. Anche se l'ex difesa meno battuta della B da un po' di giornate qualche concessione di troppo la sta facendo.