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Delle Alpi
11/06/2006
h.20.45
TORINO - MANTOVA 2-0 (1-0) - 3-1 d.t.s.
Torino
: Taibi, Nicola, Brevi, Doudou, Balestri, Lazetic (al 98' Melara), Gallo, Longo (al 79' Edusei), Rosina, Muzzi (al 65' Fantini), Abbruscato. A disposizione: Fontana, Ferrarese, Stellone, Vryzas. All.: De Biasi.
Mantova: Brivio, Sacchetti, Notari, Cioffi, Lanzara, Sommese (al 72' Brambilla), Grauso (al 96' Poggi), Spinale, Caridi, Noselli (all'89' Graziani), Gasparetto. A disposizione: Bellodi, Mezzanotti, Doga, Di Cesare. All.: Di Carlo.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Rosina 36' (T), Muzzi 63' (T), Nicola 95' (T), Poggi 101' (M).
Spettatori: 58.560 paganti per un incasso di 866.001 euro.
Note: Recupero: 3' pt, 3' st; 4' pts, 1' sts. Angoli: 8-3 per il Torino. Ammoniti: Lanzara, Balestri, Nicola, Brevi, Rosina, Longo, Cioffi, Sacchetti, Graziani per gioco scorretto; Gasparetto, Abbruscato, Muzzi e Grauso e Ferrarese per comportamento non regolamentare. Espulsi all'87' Di Cesare del Mantova per proteste (il calciatore era seduto in panchina), e al 97' Fantini per gioco scorretto ai danni di Cioffi. Il Torino è promosso in serie A.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 12 giugno 2006]
Novantasei minuti nei tempi regolamentari chiusi sul 2-0 per i granata, poi mezzora di supplementari interminabili. Come un secolo. Ma è il secolo del Toro, cento anni di storia, uno di nuova vita. Cento anni di sofferenze e di passioni, di lotta con la sorte e il fato. Così è, se vi pare. Dalla sfida infernale con il Mantova, tra emozioni di ogni genere, si genera lo straordinario trionfo dei ragazzi di Gianni De Biasi e Urbano Cairo. Il gol-partita, al 5' del pts, lo segna Davide Nicola da Luserna San Giovanni. La successiva espulsione di Fantini e il rigore realizzato da Poggi, all'11', non bastano ai biancorossi. Finisce 3-1. E serie A. All'ultimo respiro, come da Toro, all'ultima stilla di sudore, all'ultima goccia di sudore. Un anno fa era morto, ora è risorto davvero. Il sipario dell'attesa si alza su un uragano di popolo. Dalle curve alle tribune, dalla Maratona alla Primavera, palpita un unico grande cuore dalla tinta del sangue e del barbera: è il cuore granata. Tra i tantissimi, tra questo pubblico da Champions League (quasi 59 mila spettatori), c'è Giancarlo Camolese, indimenticato timoniere del Toro. Urbano Cairo compie il suo tradizionale giro di campo da Papa Re. Il saltellio un po' comico del presidente mantovano, il chiomato Fabrizio Lori, davanti ai tifosi biancorossi, prima dell'inizio della gara, annega in uno tsunami di fischi. Un'occhiata alle formazioni fa sobbalzare molti: al posto di Melara a sorpresa c'è Doudou, che non gioca da parecchio. Si respira alla vista dei nomi di Rosina e Abbruscato, per il resto tutto come al "Martelli". La squadra di Mimmo Di Carlo, invece, rispetta il copione, con Grauso al posto di Brambilla e Sommese per Tarana. Il Toro aggredisce dal primo minuto, è furente e schiumante, all'8' Rosina ci prova ma la palla va fuori in abbondanza. Risponde Gasparetto di testa, Taibi mette in corner. Grande occasione per Muzzi al 21', però l'incornata si perde di poco a lato. Intanto fioccano le ammonizioni su entrambi i fronti. I granata, comunque, pur dominando, sono troppo frenetici, anche se Rosina e Longo, e un Lazetic caricato a mille, danno letteralmente l'anima per perforare la difesa lombarda. Al 35' il primo raggio di luna, nemmeno tanto in metafora, cade sul "Delle Alpi": Muzzi va giù in area, Farina decreta il rigore. Calcia Rosina, esplode il popolo in un urlo di liberazione: è l'1-0. La speranza guadagna terreno, De Biasi si sbraccia davanti alla panchina come un mulino a vento sbattuto dal vento e Cairo gli è accanto. Nel resto del tempo che rimane da giocare, oltre ad altri cartellini gialli (in totale, nei 45' iniziali, sono sette, di cui cinque per i granata) estratti dall'arbitro, non succede altro. Ma il Toro c'è, ha fame, deve soltanto ragionare di più e forse acquisire peso in attacco (magari con Stellone?). Si ricomincia da dove ci si era lasciati: Toro scatenato, Mantova che si difende con i denti e le unghie. Però è Taibi, minuto ottavo, a sventare una puntata biancorossa. I granata continuano nella loro carica dei Seicento, tuttavia Abbruscato e Muzzi non hanno molti palloni giocabili. Gli dei, in ogni caso, sono per il Toro. Al 18' Rosina batte un angolo, il pallone saetta in area e Muzzi schiaccia di testa: è il 2-0, sotto la Maratona. Roberto-gol esce subito dopo per lasciare gloria a Fantini. Al 35' fuori Longo, dentro Edusei. E' sempre Toro: al 38' Brivio, il portiere del Mantova, compie una parata salvifica su Abbruscato. La panchina mantovana, nervosa oltremodo, perde un pezzo al 40', quando Farina espelle l'agitato Di Cesare, una delle riserve. Tre minuti di recupero, poi i supplementari. C'è ancora da soffrire e maledire per un fallo di mano netto di un difensore biancorosso, non rilevato da Farina. Qui, insomma, si rischia il coccolone. Poi, alla fine, una gigantesca invasione di campo con migliaia di tifosi travolti dalla gioia e qualche scaramuccia con i 2300 supporter del Mantova. L'intervento della polizia ha evitato il peggio.